martedì 28 giugno 2011

L'infernale Quinlan (Touch of Evil) di e con Orson Welles

Ho finalmente colmato la lacuna sparandomi in piena notte questo ottimo "noir" del 1958 scritto diretto e interpretato dall'immenso, in tutti i sensi, Orson Welles.
Il film cattura inevitabilmente l'attenzione di ogni cinefilo che si rispetti da i primi 3 minuti dove il magistrale piano sequenza illustra locazione fatto saliente e personaggi tranne Lui che arriverà di lì a poco con il suo fascino irresistibile dell' eroe negativo ma in quanto a tecnica non certo da meno quella finale vedere per credere.

Incentrato sul conflitto tra il Bene, il poliziotto integerrimo Vargas (Charlton Heston non proprio azzeccato) e il Male, il capitano dalla dubbia moralità Quinlan (Orson Welles) ma è l'atmosfera il vero motore del film. La straordinaria fotografia di Russel Metty immerge lo spettatore negli ombrosi e malfamati quartieri messicani creando insieme all'uso del grandangolo che usavano in pochi all'epoca una sensazione straniante e allucinata che userà spesso in futuro David Lynch
Da non dimenticare un personaggio minore il buffonesco "zio Joe"Grande interpretato da Akim Tamiroff che dona al film un senso di farsa che verrà in futuro ripresa da i Coen (L'uomo che non c'era). Alla sua uscita fu tagliato e montato dalla produzione ma il restauro del 1998 con il rimontaggio delle scene tagliate è come lo avrebbe voluto Welles quindi consiglio questa versione.
Da non dimenticare il cameo di Marlene Dietrich e la musica di Henry Mancini.
Imperdibile.