lunedì 31 ottobre 2011

"Il vento fa il suo giro" di Giorgio Diritti del 2005

"E l'aura fai son vir" che in occitano vuol dire appunto il vento fa il suo giro un detto popolare che sta a significare che tutto prima o poi ritorna. Ottimo esordio cinematografico per Giorgio Diritti che alcuni anni dopo farà ancora centro con il magnifico "L'uomo che verrà". La storia si può ridurre facilmente a un ex professore francese con moglie e tre figli che reinventatosi pastore si trasferisce in Italia, in Piemonte nel paesino di Chersogno con relative difficoltà di reciproca integrazione accettazione dovute all'incontro scontro tra culture vecchie e nuove o semplicemente da diversi modi di intendere la vita ma è solo vedendolo che si può apprezzare la grandezza di questo film sia dal punto di vista tecnico registico che da quello antropologico un film fatto di tanti piccoli particolari a cominciare dall'uso di tre diverse lingue, italiano francese e occitano e una fotografia bellissima. Quello che accade in questo film succede con tante piccole varianti da sempre in ogni parte del mondo ed è incredibile che ancora oggi l'essere umano non sia riuscito per svariati motivi ad accettare "l'altro" se non è conforme a se stesso. Le persone spesso non si accorgono e non è facile farlo che un certo modo di preservare le proprie origini e le proprie tradizioni contribuisce di fatto a farle estinguere.


mercoledì 26 ottobre 2011

"All the Invisible Children" film a episodi del 2005 di registi vari

Sette cortometraggi per dire:
Prendiamo atto che stiamo sbagliando e 
ridiamo un senso alla Vita.
A firma di sette diversi registi, raccontano sette diverse storie di "bambini invisibili" in diverse parti del mondo, bambini che non hanno colpe ma che si ritrovano a dover vivere vite, per un motivo o per un altro, difficili. Quand'è che l'umanità tutta ma soprattutto quella che conta, quella delle alte sfere del potere economico, comincerà a considerare l'infanzia come "Il Futuro" come reale Patrimonio del genere umano? I sette episodi sono:
"Tanza" di Mehdi Charef su di un africano bambino-soldato.
"Blue Gypsy" di Emir Kusturica in cui un bambino scontata la pena nel minorile deve scegliere il male minore fra le sue prospettive di vita futura.
"Jesus children of America" di Spike Lee dove Blanca è affetta da AIDS a causa dei suoi genitori tossicodipendenti.
"Bilù e Joao" di Katia Lund dove per portare a casa la "giornata" due bambini raccolgono faticosamente lattine e altri scarti della società per poi rivenderl.
"Jonathan" di Jordan e Ridley Scott su i bambini che non hanno mai vissuto un giorno senza la guerra in troppi paesi.
"Ciro" di Stefano Veneruso, siamo a Napoli e Ciro forse vorrebbe giocare come un bambino e non come un gangster.
"Song Song and Little Cat" di John Woo, due bambine cinesi una ricca e triste l'altra povera e felice.
Svettano su tutti Spike Lee e Katia Lund

martedì 18 ottobre 2011

"9" di Shane Acker - 2009

Prodotto da Tim Burton e si vede, questo film d'animazione ricorda la tecnica stop motion in realtà è realizzato con la grafica computerizzata e a causa di una serie di ritardi non è mai uscito nelle sale italiane.
La storia: un futuro lontano dallo scenario apocalittico in cui dopo una terribile guerra le macchine e gli esseri umani si sono distrutti 9 pupazzi simili fra loro cercheranno di ridare un senso all'esistenza.
Lo definirei come una favola dark, cupo e più che discreto, soprattutto nella prima metà più silente e misteriosa.
Ai miei bambini è piaciuti quindi direi che adatto è anche per i più piccoli.

"L'estate di Kikujiro" di Takeshi Kitano - 1999

Masao è un tenerissimo bambino che vive solo con la nonna e quando alla fine della scuola i suoi amici se ne vanno per le vacanze estive lui rimane in compagnia di uno strano "signore" (Takeshi Kitano) un vicino di casa sgarbato che dovrebbe portarlo ad incontrare sua madre che vive in altra città e che Masao non vede da molto tempo inizia così il viaggio verso la verità, un viaggio che non mancherà di incontri con personaggi davvero singolari.
Non svelare tanti dettagli aiuta a concentrarsi sulle immagini, un film dolce, poetico e divertente in cui i due personaggi principali apparentemente così diversi finiranno per trovare svariati punti di contatto e colorando di gioco la non sempre rosea realtà si arricchiranno a vicenda. Una sorta di "road movie" adatto a grandi e piccini

mercoledì 12 ottobre 2011

"Hereafter" di Clint Eastwood - 2010


Il tema del film è la morte, tre storie lontane che però si incontreranno, George Lonegan (Matt Damon) è un sensitivo di San Francisco che può entrare in contatto con i morti, condizione che lui vive come una condanna, Marie (Cecile de France) affermata giornalista parigina che vedrà la sua vita cambiare in seguito all'essere sopravvissuta ad uno tsunami, Marcus un bambino londinese che si trova perso dopo la morte del fratello gemello. Un tema ingombrante trattato in maniera delicata dal grande regista in questo suo ultimo film che non è il suo migliore ma che a me che ne ero scettico è piaciuto molto. Fa piacere vedere che Clint non ripete sempre lo stesso clichè anzi il suo cinema ancora sorprende ed emoziona, pone domande e fa pensare e ovviamente (soprattutto in questo caso) non dà risposte riuscendo a trasmettere allo spettatore attraverso le immagini talvolta un po lente ma sempre tese, quel senso di pace che dopo tanto dolore e straniamenti personali sembrano trovare i tre protagonisti alla fine del film alle prese con una propria prospettiva di vita da portare comunque avanti.
Bella la fotografia e ottima regia nel delineare i personaggi, sempre più bravo Damon, fantastica la potente scena iniziale dello tsunami. Non c'è niente da fare vale sempre la pena di vedere un film di Clint Eastwood regista che resterà nella storia come un grandissimo del cinema americano.

martedì 11 ottobre 2011

"Mimi wo sumaseba - Drizzando le orecchie" di Kondo Yoshifumi - animazione

Film animazione del 1995 con il soggetto, la sceneggiatura e la produzione del grande Hayao Miyazaki. Disegni splendidi e inquadrature da sogno per un "anime"  poetico e dolcissimo. La storia racconta di Shizuku una ragazza di terza media accanita lettrice di libri più che studentessa modello alla quale una serie di eventi tra cui l'incontro con uno strano gatto che la porterà alla bottega di un anziano antiquario e di suo nipote, faranno pensare di cominciare a dare un senso più specifico alla propria vita. Non ancora distribuito in Italia è conosciuto con il titolo internazionale di "Whisper of the heart" .


martedì 4 ottobre 2011

"Maria Montessori - Una vita per i bambini" di Gianluca Tavarelli 2007

Ficton tv in due puntate che narra la storia umana e del grande lavoro svolto con e per i bambini in e per tutto il mondo di Maria Montessori, interpretata egregiamente da Paola Cortellesi stranamente in un ruolo drammatico, la famosissima pedagogista che ha dato il nome al famoso "metodo" e prima donna in Italia ad accedere alla facoltà di medicina e chirurgia insomma una pioniera e in un certo senso una proto-femminista in una società, quella a cavallo tra la  fine dell' '800  i primi del '900, decisamente maschilista infatti molti degli uomini che incontrerà sul suo cammino fra cui anche il padre di suo figlio, prima la ammirano poi faranno di tutto per metterle i bastoni fra le ruote in quanto "una donna non si deve permettere".
E' un prodotto televisivo ben confezionato e nientaffatto scadente un po lacrimoso nella seconda parte con una bravissima Cortellesi, insomma ce ne fosse di televisione così.
"Odio la mediocrità, i bambini sono la parte migliore della società è per questo che ho deciso di dedicarmi a loro".