giovedì 13 dicembre 2012

"Le 5 Leggende" di Peter Ramsey - 2012

Davvero un bel film d'animazione questo "Le 5 Leggende".
Ho una passione sfegatata per i cartoni animati, che siano giapponesi, americani, italiani o altro mi va bene tutto ma odio quando sono tirati via nella grafica o peggio ancora nella storia. Qui, direi che c'è tutto quello serve per farlo piacere ai bambini e ai grandi, la storia è sufficentemente intrigante e abbastanza complessa perchè i bimbi si pongano delle domande e i grandi non vengano colti da noiose ripetizioni. Protagonista è Jack Frost, lo Spirito della Neve e Guardiano  del divertimento nel quale i bambini non credono ma i piccoli spettatori si immedesimano, solitamente solitario e scostante viene chiamato dalle 4 più note Leggende, Babbo Natale Guardiano della Meraviglia, Dentolina, Fata dei Dentini e Guardiano dei Ricordi, Calmoniglio,  Coniglietto di Pasqua e Guardiano della Speranza, Sandman, lo Spirito del Sonno e Guardiano dei Sogni , per affrontare insieme a loro Pitch l'Uomo Nero Guardiano degli Incubi che vuole annientare l'immaginazione dei bambini, portare il mondo nell'oscurità e naturalmente eliminare i buoni. La lotta sarà senza quartiere e alla fine naturalmente i 5, grazie anche al prezioso aiuto di Jamie, l'ultimo bambino che ancora crede ai nostri eroi, riusciranno a sopraffare L'Uomo Nero. Stupende le caratterizzazioni delle cinque personalità differenti, combattimenti, azione, risate e qualche lacrimuccia fanno di questo film Dreamworks, che non è mai stata ai livelli della Pixar, un ottimo prodotto e degno successore di capolavori come Shrek e di Kung Fu Panda.


martedì 27 novembre 2012

"U TURN" di Oliver Stone - 1997

Prima di fissarsi sulle biografie dei grandi statisti Oliver Stone faceva dei film a mio avviso parecchio più interessanti, è il caso di questo "U TURN". Bobby (Sean Penn) se ne sta andando a Las Vegas per pagare un debito di gioco ma un guasto al motore lo costringe a fermarsi in una cittadina nel deserto dove succederà di tutto in un drammatico crescendo di follia thriller e nonsense comico. I personaggi che incontrerà sono, grazie anche ai bravi attori, stupendi, dal folle meccanico Darrell (Billy Bob Thorton) al cieco filosofo (Jon Voight), dalla femme fatale Grace (Jennifer Lopez) al suo anzianotto marito Jake (Nick Nolte) fino al giovane "country boy" con tanta voglia di menare le mani Tobey N.Tucker(Joaquin Phoenix). Tratto dal libro "Cani Randagi" di John Ridley con ottime musiche country e blues e altre originali di Ennio Morricone. Da vedere.




mercoledì 21 novembre 2012

"Benvenuti a Zombieland" di Ruben Fleisher - 2009

Variazione in stile commedia americana sul tema degli zombie, ovviamente grande successo in America, in Italia invece è uscito solo per il mercato home-video, in effetti non è un granché ma essendo io un dannato zombi-dipendente non potevo proprio perdermelo. Buon ritmo, discreti effetti speciali e un Woody Harrelson in gran forma fanno si che questo filmetto mi abbia fatto restare un ora e mezzo sveglio dalle 1:00am alle 2:30am con relativo giramento di palle mattutino, visto che la sveglia è inesorabilmente alle 7:00am. Un ragazzo, un uomo e due sorelle diffidenti gli uni con gli altri cercano un posto non infestato dai morti viventi, gliene capiteranno di tutti i colori. Cameo di Bill Murray nella parte di se stesso che per sfuggire all'epidemia vive truccato da zombie. Abbastanza divertente, all'americana e con un taglio un po troppo adolescenziale. Consigliato agli zombie-dipendenti. Di seguito il film completo in lingua originale, buon divertimento.



sabato 17 novembre 2012

"Skyfall" di Sam Mendes - 2012

Esco di casa per andare a vedere "Oltre le colline", il nuovo film di Cristian Mungiu, ma si sà, i film considerati troppo impegnativi restano nelle sale pochi giorni dunque rimango male e opto per piegarmi alla logica di mercato e vado a vedere, un po scettico, "Skyfall" si, l'ultimo di zerozerosette!!! Dopo aver visto "American Life - Away We Go" di Sam Mendes confesso che mai mi sarei aspettato di ritrovarlo a dirigere il 23° capitolo della più lungo serial cinematografico della storia, quello dell'agente 007 James Bond, con licenza di uccidere, al servizio di Sua Maestà, ed è stata una bella sorpresa. Avevo voglia di divertirmi e come dicono in tanti, di non pensare a niente, solo di godermi la sala cinematografica, la poltroncina comoda, un po di super action e battute all'inglese e così è stato. Questi due ingredienti naturalmente non mancano ma oltre all'ottima regia di Mendes e il bel video clip iniziale con il tema classico cantato da Adele che sarebbe piaciuto a mia figlia, ho trovato un film con qualcosa in più rispetto agli ultimi due interpretati sempre da Daniel Craig che, devo dire, dopo un ora circa che li guardavo, esaurivano il loro fuoco di fila e cominciavano ad annoiarmi. In Skyfall invece, oltre ad una cattivo di tutto rispetto come Javier Bardem che appare a metà film e nella sua prima uscita catalizza l'attenzione su di sè oscurando il protagonista che diciamolo espressioni facciali ne ha forse meno di Clint Eastwood, c'è una sorta di inno all'esperienza per non dire alla vecchiaia, nel caso della mitica Judy Dench alias M, sembra infatti che Bond, invecchiato e semi alcolista non abbia proprio più niente da dare al suo amato Regno Unito, questa volta pare sul punto di essere, prima morto e poi mandato in pensione ma qualcuno crede ancora in lui e Bond...James Bond non deluderà nessuno, tantomeno gli spettatori. Da vedere per gli amanti del genere.

martedì 13 novembre 2012

"L'alba dei morti viventi" di Zack Snyder - 2004

Buon remake del mitico cult di George A.Romero del 1978, "Dawn of the dead" molto più action e con effetti speciali più elaborati, gli zombi per esempio qui sono agili, veloci e soprattutto affamatissimi di tenera carne umana, in linea con gli effimeri anni 2000 manca purtroppo completamente la componente di critica socio-politica tipica del maestro dell'horror, comunque quel che conta è che gli zombi fanno veramente schifo e il film fa abbastanza paura. Si può notare il cameo di Tom Savini, maestro di effetti speciali, nella parte di un poliziotto in TV, già capo dei motociclisti nel vecchio film oltre che regista del remake del 1990 de "La notte dei morti viventi" (che non è un granchè) del 1968 e il cameo di Ken Foree, l'attore afro, protagonista della pellicola originale che qui, nelle vesti di un telepredicatore anzichè in quelle di un poliziotto, pronuncia la stessa mitica frase: "Quando non ci sono più posti all'inferno i morti camminano sulla terra".
Discreto horror, da vedere per amanti del genere.
Ecco una delle scene iniziali, astenersi cardiopatici.


lunedì 5 novembre 2012

"La città proibita" di Zhang Yimou - 2006

La storia in tre parole: amore, tradimento, morte. Drammatico? No, di più, un vero drammone come non ne vedevo da tempo, impatto visivo davvero impressionante, colori sgargianti, costumi meravigliosi, scenografie fantastiche, fotografia pazzesca, per questa tragedia quasi interamente girata in interni e costata un esagerazione, la battaglia finale è altamente spettacolare anche per effetti speciali. Il cinema fu inventato per poter sognare ad occhi aperti, questo film rappresenta in pieno questo concetto. Cinema con la C maiuscola dunque, cinema per sognare. Lo consiglio in lingua originale con sottotitoli e possibilmente in uno schermo abbastanza grande. Un spettacolo per gli occhi.



mercoledì 31 ottobre 2012

"La guerra è dichiarata" di Valérie Donzelli - 2011

Tema del film? Un tumore al cervello di un bambino piccolo. Un vero dramma direi, o no? Eppure il film è divertente, incredibilmente propositivo, non scade mai nel drammatico, non è pesante nè patetico. La brava Valérie Donzelli regista e attrice racconta semplicemente quello che è accaduto a lei stessa che nel film si cambia il nome in Juliette, al suo compagno Jeremie Elkaim che nel film è Romeo e a Gabriel Elkaim loro figlio che nel film è Adam ....è guarito, ce l'ha fatta ed è vivo. Un film che parla di lotta e di reazione di una vitalissima e innamorata giovane coppia che malgrado ciò che le accade vuole vivere come tutte le altre la propria giovinezza e soprattutto non vuole essere compatita. Presentato al Torino Film Festival 2011 e distribuito in Italia dalla Sacher di Moretti è girato con taglio realistico ed è un film contagioso e assolutamente da vedere.
"Ho paura che nostro figlio nasca cieco, muto, sordo, nano, di colore, omosessuale e che voti Fronte Nazionale!"


lunedì 29 ottobre 2012

"Diaz - Non pulire questo sangue" di Daniele Vicari - 2012

Bravo Vicari! Ci voleva questo "bel" film documento agghiacciante che lascia a bocca aperta e a stomaco chiuso raccontando tramite brevi ritratti di diverse personalità realmente presenti, cosa successe la notte del 20 luglio 2001 all'interno della scuola Diaz di Genova durante il G8, dove molte persone si trovavano per passare la notte e che furono letteralmente massacrate da un numero enorme di poliziotti inferociti, notte dunque che si rivelò un incubo e una delle pagine più nere della storia del nostro Paese.
Non riesco a capire come si possa odiare così tanto qualcuno che non conosci e che non ti ha fatto niente direttamente, non capisco da dove viene tutto questo odio e come si possa picchiare così, alla cieca e con tanta foga, gente inerme, facce, schiene, gambe, braccia, sacchi a pelo e zaini, insomma quello che c'è c'è...da dove viene tutto questo odio?


mercoledì 24 ottobre 2012

"Zombi" (Dawn of the dead) di George A.Romero - 1978

Dopo il super cult  "La notte dei morti viventi" , ecco "Zombie", questo il fortunato titolo italiano, l'originale è "Dawn of the dead" (l'alba dei morti viventi), secondo film della saga di Romero sui morti che si rialzano e hanno una tremenda fame di carne umana. George A. Romero, regista horror a sfondo sociale per eccellenza, ha sempre avuto idee innovative, si nota per esempio  che il film inizia nel bel mezzo dei fatti a epidemia zombistica già diffusa totalmente assente di prologo esplicativo, l'unica cosa chiara e basilare è che bisogna fuggire, così i quattro protagonisti, un pilota, la sua fidanzata e due poliziotti a bordo di un elicottero si rifugiano in un centro commerciale, simbolo dell'opulenza occidentale, infestato di putrescenti esseri, è qui si svolgerà tutto il racconto. Che dire, "Zombie" è un intramontabile horror nel quale Romero, continua la sua personale critica sociale e metaforica polemica, al consumismo capitalist,a che caratterizzerà gran parte della sua carriera, in effetti a ben guardare, l'umanità dei nostri giorni, non è poi così dissimile dagli zombi del film che si aggirano per i centri commerciali completamente assenti di pensiero e volontà.
Di seguito aggiungo il link al film completo in lingua originale Dawn of the dead
 e qui sotto, una scena del film, esempio di romeriana critica alla logica americana delle armi facili, notate infatti quante se ne potevano trovare all'interno di questo centro commerciale negli anni '70.

domenica 21 ottobre 2012

"L'ultimo terrestre" di Gian Alfonso Pacinotti - 2011

Gian Alfonso Pacinotti in realtà è Gianni Pacinotti ovvero Gipi, per il chi non lo conoscesse, Gipi è un fumettista o graphic novel se preferite, di talento che con "L'ultimo terrestre" diventa regista e adatta il romanzo a fumetti di Giacomo Monti, "Nessuno mi farà del male".
La storia: Luca Bertacci (Gabriele Spinelli) è un uomo molto solo e molto problematico, soprattutto nelle relazioni con gli altri, in particolar modo con le donne, un uomo mediocre che sembra non avere speranze di migliorare la sua grigia esistenza ma l'arrivo degli alieni sul pianeta terra, evento che sembrerebbe incredibile e che invece non sconvolge neanche un po la disillusa umanità del nostro tempo, gli porterà una verità e dunque una speranza.
Sembra non esserci mai fine allo schifo in cui sta precipitando  il genere umano, l'assuefazione al brutto, il cinismo dilagante, la mancanza di comprensione verso gli altri. Gli alieni di questo film, buffe figure da immaginario collettivo sono esseri buoni e superiori che mettono in luce le meschinità umane. Gli alieni in realtà, siamo ormai proprio noi umani e lo siamo purtroppo gli uni con gli altri. Il film è un po freddo e non mi ha coinvolto più di tanto l'ho trovato però molto curioso e originale, sicuramente è qualcosa di diverso nel cinema italiano.

martedì 16 ottobre 2012

"Il primo bacio" di Riad Sattouf - 2009

I francesi, si sà, hanno una marcia in più quando si tratta di film sui bambini e ne ho già parlato in altre occasioni, (Tutti per uno), mi sembra che anche sull'adolescenza sappiano il fatto loro, lo dimostra questa commedia dove il non proprio brillante e con la testa sempre  fra le nuvole 14enne Hervè (Vincent Lacoste) si barcamena, nient'affatto convinto, fra la prima cottarella scolastica, gli amici ossessionati dal sesso e una madre invadente. Non c'è una gran sceneggiatura nel "Il primo bacio" è più che altro un insieme di sketch in alcuni casi anche molto divertenti che descrivono bene come ci si sente durante quello stranissimo momento della vita in cui da poco non si è più bambini e l'età adulta, perlomeno per quasi tutti i maschi, è ancora molto lontana. Una menzione speciale la merita il migliore amico del protagonista, Camel (Anthony Sonigo). Buon divertimento.
Di seguito il film completo in francese (Le Beux Gosses) i sottotitoli in italiano purtroppo non li ho trovati.



sabato 13 ottobre 2012

"Dieci Inverni" di Valerio Mieli - 2009

E' una storia d'amore, con tutti i limiti che può avere un film che parla di un amore quindi bisogna andarci con i piedi di piombo. Un film di ambientazione invernale che trasmette calore, strano eh, eppure è questa la sensazione che ho avuto io una domenica sera quando, un po pensieroso e nient'affatto convinto ho cominciato a vedere "Dieci Inverni" ritrovandomi coinvolto. Valerio Mieli che ha scritto anche l'omonimo romanzo è al suo maturo esordio cinematografico e l'ha definito "un film anti colpo di fulmine". Ci racconta infatti in dieci frammenti, uno per ogni anno, la già di per sè difficile costruzione di un amore, nello specifico, durante il passaggio dall'età post-adolescenziale alla maturità di un uomo e di una donna. Finalmente una storia d'amore che prova ad essere realistica dove il "sentimento" ci mette dieci anni a riconoscersi come tale. Silvestro (Michele Riondino) e Camilla (Isabella Ragonese) si conoscono e si piacciono subito ma per un motivo o per un altro non sono pronti per stare davvero insieme, nel frattempo il tempo scorre e ognuno porta avanti la propria esistenza, altri amori, esigenze personali, priorità di vario tipo. Non succede molto in questo film che è stato "accusato" di essere furbetto, citazionistico e finto profondo, beh a me è stato proprio questo non succedere un granchè ad avermi emozionato, i dialoghi mi sono piaciuti particolarmente, non cercando di essere eccezionali, nè forzatamente divertenti o altro riescono, grazie agli attori credibili a trasmettere con naturalezza la normalità della vita che scorre esternamene lenta e tranquilla mentre all'interno di ognuno di noi si muove spesso tumultuosa come un fiume in piena.
Un cameo di Vinicio Capossela che interpreta al pianoforte e voce "Parla piano" impreziosisce una scena del film.


lunedì 1 ottobre 2012

"Il Sol dell'Avvenire" di Gianfranco Pannone - 2008 documentario

In Italia non si perde un colpo pur di fare polemica e questo piccolo e a mio avviso abbastanza interessante documentario ne fu al centro per breve tempo, qualche anno fa per il fatto che la produzione attinse ai finanziamenti statali alla cultura, cosa che a qualche esponente politico non andò giù, (che se ne andasse pure a morì ammazzato, visto quanti se ne fregano loro) comunque il film l'hanno visto in pochissimi e basta guardarlo per capire che i soldi spesi devono essere stati davvero pochini.
Interessanti le musiche degli "Offlaga Disco Pax"
Il brano che segue è tratto da:http://www.cinemaitaliano.info 
Reggio Emilia, 1969. Un gruppo di ragazzi abbandona la locale Federazione giovanile comunista, per dar vita, insieme ad altri coetanei di provenienza anarchica, socialista, cattolica, all’Appartamento, una comune sessantottina che insegue il sogno rivoluzionario e che vede nel partito comunista al governo della città, il tradimento degli ideali partigiani e antifascisti appartenuti ai loro padri e nonni durante e dopo la seconda guerra mondiale. Dall’esperienza dell’Appartamento, di lì a due anni, usciranno alcuni tra i più duri brigatisti rossi degli “anni di piombo”: Alberto Franceschini, Tonino Loris Paroli, Roberto Ognibene, Prospero Gallinari, Renato Azzolini. Reggio Emilia, autunno 2007. Alcuni dei “ragazzi del 1969” si ritrovano dopo quasi 40 anni nello stesso luogo, un ristorante sulle colline, dove il gruppo dell’Appartamento compì il salto tragico e fatale nella lotta armata. Seduti intorno a un tavolo, con rievocazioni a tratti drammatiche, Franceschini, Paroli e Ognibene (tre ex brigatisti tornati alla vita normale dopo una lunga detenzione nelle prigioni di mezza Italia) insieme a Paolo Rozzi e Annibale Viappiani (che non aderirono alle Brigate rosse, e oggi sono impegnati il primo nel Partito Democratico, il secondo nel sindacato ) ripercorrono una sorta di viaggio a ritroso, alla ricerca delle motivazioni più profonde delle rispettive scelte. A integrare le ricostruzioni dei cinque protagonisti, due testimoni davvero sorprendenti, che in vario modo e a vario titolo parteciparono alla esperienza dell’Appartamento: Corrado Corghi, ex dirigente della Democrazia Cristiana ed esponente del cattolicesimo del dissenso, e Adelmo Cervi, figlio di Aldo, uno dei sette fratelli comunisti trucidati dai nazifascisti nel ’43.

lunedì 3 settembre 2012

"Ruggine" di Daniele Gaglianone - 2011

"Peccato!", ho detto appena è finito il film, un occasione mancata per fare un grande film, non che sia girato male anzi, Gaglianone è parecchio bravo e va tenuto d'occhio, non che gli attori non siano bravi anzi, lo sono eccome, soprattutto Filippo Timi (attore superiore) e Valerio Mastrandrea ma il film, che oltretutto ha un bella storia noir, ambientata fra una periferia torinese anni 70 popolata da meridionali  e l'oggi, non decolla mai e la matassa si dipana solo nelle ultimissime scene e anche il piccolo epilogo dopo i titoli di coda purtroppo non ripaga di una ora e mezzo tutto sommato noiosetta, interessante comunque il tentativo di fare un film italiano differente, estremamente riflessivo, con un profondo sguardo all'infanzia e alle diverse conseguenze che la violenza può avere sul futuro delle persone. Fotografia bellissima. La violenza vissuta, vista o subita influenza le vite delle persone per sempre, le logora lentamente proprio come fa la ruggine. Tratto dall'omonimo romanzo, che non ho letto, di Stefano Massaron, non so come spiegarmi è un film degno di nota, ma che cede troppo spesso all'esercizio di stile, l'inquietante scena che segue ne è un esempio, un ottimo Timi, calatissimo nel suo folle personaggio, immerso in una fotografia bellissima eppure, nell'economia del film questa risulta come molte altre prolissa ed eccessivamente lunga.

sabato 1 settembre 2012

"Lennon Naked Essere John Lennon" di Edmund Coulthard - 2010

Francamente non è un granchè questo film TV, uno spaccato 1967 - 1971 sulla vita di John Lennon bene interpretato dall'attore Cristopher Eccleston, uno dei periodi più difficili (la morte di Epstein, la fine dei Beatles, il divorzio da Cinthya), in cui il nostro eroe, pittosto pieno di droghe, sofferto ma con l'ego alle stelle, non si sentiva capito e cedendo a cambi repentini di umore doveva essere abbastanza insopportabile nonchè come sottolinea il regista un cattivo padre che fa a suo figlio quello che suo padre ha fatto a lui, cioe abbandonarlo, rovinandogli, in parte, l'equilibrio psichico (con quello che ha scritto prima e dopo, in ogni caso io gli perdono tutto), però per un fan dei Fab Four è imperdibile, è girato piuttosto bene, con buoni attori e la sceneggiatura fila abbastanza, ovvio che manchi un sacco di roba per chi conosce la storia dei Beatles ma i fatti principali sono tutti veri.

lunedì 27 agosto 2012

"The Amazing Spider.Man" di Marc Webb - 2012

C'era bisogno di un altro film su Spider Man? O più in generale un altro film su i super eroi? La risposta naturalmente è no eppure io mi diverto come un matto, sarà che per quanto riguarda i super eroi ed in particolare l'Uomo Ragno come lo chiamavamo noi, sono decisamente rimasto piccino e in fondo spero sempre che prima o poi qualcuno in calzamaglia tenti di salvare l'umanità, sarà che ho dovuto aspettare un mese che tornassero i miei figli che non mi avrebbero peronato la visione in solitaria, sarà che siamo stati a vederlo in pacchetto famiglia e quindi in questi casi scatta l'evento, sarà quel che sarà a me è piaciuto. Fondamentalmente in questo film non c'è niente di nuovo, la storia, a parte qualche innovazione narrativa resta sostanzialmente invariata, le tecniche cinematografiche e gli effetti speciali invece sono andati avanti e il nostro è parecchio più fluido nelle sue scorazzate fra i grattacieli inoltre devo dire che l'attore protagonista è piuttosto bravo e forse era inevitabile rinnovarlo visto che Tobey Maguire comincia ad avere qualche annetto e invece Spidey non invecchia mai, unico neo se vogliamo è "il Cattivo" di turno, il poco affascinante Lizard alias Dottor Connors che è si un ben fatto lucertolone muscoloso ma gli manca quel qualcosa che spesso dà, ai cattivi, la simpatia per rubare la scena al protagonista o almeno di starne alla pari, mio figlio mi fatto notare che indossa il tipico camice strappato alla Lizard solo in una scena. Da menzionare la comparsata che io attendo in ogni film Marvel, di Stan Lee, creatore di tanti eroi, qui bibliotecario con cuffie che non si accorge del combattimento.

"Troll Hunter" di Andrè Ovredal - 2010

Girato con lo stile del mockumentary ovvero il falso documentario tipo The War Games di Peter Watkins del 1965 che ne è il capostipite o più recentemente The Blair Witch Project, il norvegese Troll Hunter ci racconta le vicende di tre studenti intenti a girare un documentario sulla caccia agli orsi ma si imbattono invece in uno strano personaggio che pare essere un bracconiere, cominciano a pedinarlo e scoprono che si è un cacciatore ma di Troll. A questo punto vengono a conoscenza che queste creature di fantasia, i Troll appunto, esistono davvero, ce ne sono di diverse razze e che il governo nel tentativo di tenere tutto nascosto ha incaricato quest uomo per uccidere quelli che escono dalle riserve. Questa è la trama in breve ma il film riserva diverse sorprese giocando con i luoghi comuni e leggende nordiche che da sempre circondano i Troll, tipo che con la luce diventano di pietra e che malsopportano i Cristiani. Un un po fantasy e un po horror, un po comico e un po drammatico Troll Hunter è nel suo genere molto originale e piacevole, lasciatevi incantare dal falso che a volte è meglio del vero.

mercoledì 15 agosto 2012

"I ragazzi stanno bene" di Lisa Cholodenko - 2010

La coppia lesbica di lunga data Jules (Julianne Moore) e Nic (Annette Bening), madri di due figli sembra passarsela piuttosto bene fino a che al figlio maschio non viene la curiosità di conoscere il donatore del seme che ha permesso l'esistenza sua e di sua sorella. L'uomo, Paul (Mark Ruffalo) è un 50enne che fino ad oggi se l'è spassata e che improvvisamente si accorge di quanto gli manca una famiglia, così, improbabilmente, lascia la donna meravigliosa con la quale ha una storia e comincia ad interessarsi a Jules, inutile dire che l'arrivo di Paul minerà l'equilibrio della famiglia che si dimostrerà però solida.
E' una commedia quindi non ci si può aspettare approfondimenti che sarebbero fuori luogo, ed è carina per giunta ma ho trovato alcune scene davvero troppo superficiali che non si spiegano, per esempio quando Jules, paesaggista, prende a cuore il giardino di Paul, si fa aiutare da un giardiniere sudamericano che poi stizzita, inspiegablmente licenzia, ho capito il perchè ma la faciloneria con la quale si licenzia un uomo appartenente ad una classe sociale inferiore non mi è piaciuta per niente. Il film è piaciuto molto anche alla critica ma io l'ho trovato piuttosto fintino, ad ogni modo nel complesso si lascia guardare.

venerdì 10 agosto 2012

"Vertigine - (Laura)" di Otto Preminger - 1944

La prima volta che ascoltai "Laura" di David Raksin il celebre tema del film, fu un magnifica versione di Charlie Parker con gli archi, era da allora che volevo vedere questo classico noir e devo dire che non sono rimasto deluso dallo splendido bianco e nero che valse l'Oscar come miglior fotografia a Joseph LaShelle. L'ispettore Mark McPherson, investigando sulla morte di Laura, trovata assassinata nel proprio appartamento con una fucilata al volto, si troverà ad interrogare il migliore amico, il fidanzato, la zia e la governante, dai loro racconti e da un ritratto si comincia ad innamorare della defunta, fino a che una notte, Laura......Oltre alla versione di Parker, "Laura" è stata incisa e interpretata da centinaia di artisti tra cui Woody Herman, Frank Sinatra, Stan Kenton, Ella Fitzgerald e non molti anni fa anche da Mina. Buona visione e buon ascolto. Di seguito i primi 10 minuti e poi la versione strumentale del brano eseguita da Charlie Parker.

martedì 31 luglio 2012

"Midnight in Paris" di Woody Allen - 2011

Sono un estimatore totale di Allen, che adoro in tutte le sue sfaccettature e anche se riconosco alcune cadute di stile, soprattutto negli ultimi 15 anni, non posso fare a meno di vedere ogni suo film.
"Lascia perdere Tozzo", mi avevano detto gli amici, "è un Allen minore non vale la pena, dopo "Basta che funzioni" (considerato uno dei migliori dell'ultimo periodo) questo "Midnight in Paris" non vale nulla" (fra i due c'è "Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni" che non ho ancora visto indi per cui per adesso taccio), quindi, senza nessuna aspettativa, mi sono messo davanti al pc e me lo sono visto in lingua originale sottotitolato in italiano. Sorpresa! Woody Allen, alla sua, se non sbaglio, 42° fatica registica per il grande schermo mi sorprende, mettendomi di fronte ad una deliziosa commedia romantico fantastica, con un protagonista (Owen Wilson) di tutto rispetto, degno sostituto di un Allen che ormai non può più ricoprire certi ruoli ma quello di Gil, lo sceneggiatore stanco che vuole scrivere un romanzo e va a Parigi , per chi lo conosce sarebbe stato il suo, la tipica  balbuzzie di insicurezza e le battute sono le sue, comprese le immancabili stoccate, anche se nascoste dentro altre battute, alla odiata ultra destra americana. Un sogno, un tuffo nel passato per ricordarci che il passato è così "mitico" proprio perchè è passato e per ciascuno, l'Età dell'Oro, è quella del proprio immaginario (per il protagonista sono gli anni '20 di Scott Fitzgerald e Hemingway che ha la fortuna di incontare in un magico viaggio nel tempo), ma mai il presente che malgrado tutto, siamo tutti "costretti" a vivere. Scelto per aprire il Festival di Cannes del 2011, questa sviolinata alla capitale francese, anzi una vera e propria serenata, si aggiudica Premio Oscar, Golden Globe, Broadcast Film Critics Associations Award, Southeastern Film Critics Associations Award, Writers Guild of America Award come miglior sceneggiatura originale, se vi sembra poco....ah, la colonna sonora naturalmente è come al solito, splendidamente azzeccata.
Di seguito la ultra alleniana sequenza iniziale (vero e proprio atto d'amore a Parigi), con la musica del grande clarinettista, sassofonista, compositore Sidney Bechet, "Si tu vois ma mère".

sabato 28 luglio 2012

"Barbarossa" e altri film di Renzo Martinelli - 2009

Avevo sempre sentito parlare negativamente di Renzo Martinelli ma più in termini politici (che pare sia dichiaratamente schierato a destra) che artistici, allora, incuriosito ho deciso di dare un occhiata generale al lavoro di questo italico regista che da diversi anni lavora sodo per darci dei film, così da poter anch'io, dire la mia, quindi ho visto nell'ordine "Porzùs" del 1997, "Vajont" del 2001, "Piazza delle Cinque Lune" del 2003, "Carnera" del 2008 e "Barbarossa" del 2009, proprio quest'ultimo ha fatto parecchio parlare di sè in termini molto polemici, sembra infatti che sia stato fortemente voluto (pare addirittura commisionato) dal partito di governo Lega Nord di Umberto Bossi in quanto il personaggio principale, Alberto Da Giussano è una figura, ormai leggendaria legata alla liberazione del nord Italia dal tiranno, comunque sia di tutta la bagarre finto politica su questo blog non se ne parlerà, il punto è che l'ultimo della serie, Barbarossa appunto, con Raz Degan, Rutger Hauer e Murray Abraham, proprio non riesco a finire di vederlo, ecco perchè dopo questa assurda maratona martinelliana mi domando: "ma chi me l'ha fatto fare?". Tutto il suo lavoro è a metà strada fra il colossal hollywoodiano fatto all'italiana, cioè con pochi soldi o tanti ma spesi male, e la fiction televisiva, non mancano in qua e in là delle buone inquadrature perchè è evidente che tecnicamente il nostro non è malaccio ma tutto sa di finto compreso purtroppo il tentativo di dare delle interessanti visioni politiche personali si perde nella fiction che più fiction non si può, effetti speciali gratuiti, gli attori sono spesso al loro peggio recitando sempre sopra le righe, per es. Kasia Smutniak in "Barbarossa" sembra un idiota ed è insopportabile ma anche il grande Gastone Moschin in "Porzus" ha una recitazione talmente forzata che risulta una macchietta così come il Donald Sutherland di "Piazza delle Cinque Lune", l'utilizzo dei ralenti per enfatizzare momenti particolari si sprecano, le musiche che in alcuni casi sono anche belle sono utilizzate con volumi eccessivi e sottolineano troppo tutto, insomma non mi dilungo oltre, il cinema di Martinelli è ridontante e farebbe bene ad asciugarlo un po, come si dice "il troppo stroppia" dunque va da sè che non mi è piaciuto nemmeno un pochino nessuno dei film citati, l'unica citazione che mi sento di fare a Martinelli è la seguente, "tu vò fà l'americano...sient'ammè chi to fa fa".

 

giovedì 26 luglio 2012

"Delitto Perfetto" di Andrew Davis - 1998

Diciamo che poteva essere anche un thriller decoroso, se non fosse mai esistito Delitto perfetto di Alfred Hitchcock. I remake si sà, difficilmente aggiungono qualcosa agli originali, Davis tenta addirittura un mission impossible confrontandosi con il "maestro del brivido" lo fà, provando ad aggiungere un po di ingrendienti dove non serviva, variando l'ambientazione, girando diverse scene all'esterno e mescola un po le carte inserendo due stronzi anzichè uno inoltre, la dolce mogliettina che diventa una specie di investigatore non è credibile e la morte dei cattivi non mi piace, li preferivo beffati dai loro errori e costretti in galera insomma la domanda sorge spontanea: perchè cercare di rinverdire un capolavoro dove tutto funzionava alla perfezione? Godibile se non avete visto l'originale e soprattutto se non siete degli Hitchcockiani incalliti.

mercoledì 25 luglio 2012

"Le ragazze di San Frediano" di Valerio Zurlini - 1954

Mi sono piaciuti tanto i romanzi di Vasco Pratolini compreso il piccolo "Le ragazze di San Frediano" che narra le vicende amorose di "Bob" il donnaiolo del quartiere e delle cinque ragazze che dicendo di amare, tiene sotto scacco, quindi ho voluto vedere la trasposizione cinematografica del 1954 e ne sono rimasto un po deluso, vuoi per la troppa libertà che si prende la sceneggiatura, soprattutto omettendo il gran finale alle Cascine, vuoi perchè tratteggia i personaggi femminili in maniera blanda e remissiva come forse si voleva fosse la "Donna" in quegli anni mentre invec,e nel romanzo, le "Donne" di Pratolini sono proprio delle sanfredianine veraci che come si dice "un te le mandan' a dire", insomma questo film che fra l'altro è l'esordio di Zurlini è guardabilissimo per carità anzi perfetto in un pomeriggio d'estate perchè è sicuramente una buona commedia anni 50 ma purtroppo si allontana da quel sapore beffardo, tipico fiorentino che aveva il romanzo per farsi (forse) guardare più facilmente dal resto d'Italia. So che c'è anche una versione televisiva del 2007 che ho il terrore di guardare ma per onor di blog lo far....dunque, a presto.

martedì 24 luglio 2012

"Disturbia" di D.J.Caruso - 2007

Impossibile non notare le similitudini di questo "filmetto" per ragazzi malati di tecnologia con il mitico "La finestra sul cortile" uno dei capolavori di Alfred Hitchcock del 1954 ed impossibile quindi farselo piacere più di un po. La storia: a causa di una denuncia per aggressione di un prof., Kale (Shia LeBouf unico attore decente del film) viene costretto ai domiciliari per tre mesi con l'aggiunta di una cavigliera elettronica collegata direttamente alla polizia, non sapendo come impiegare il tempo comincia a spiare i vicini (in particolare la bella Ashley e l'inquietante (inquietante? mah!) sig. Turner) e naturalmente vedrà qualcosa.....Mi ha coinvolto molto poco questo pseudo thriller purtroppo senza un vero brivido anche perchè è tutto sul filo della semi-commedia adolescenziale con personaggi di contorno talmente inutili  da essere solo un riempitivo alle inquadrature (sto parlando dell'amico e della madre). La domanda che mi sono posto è la seguente: perchè per trasformare un ragazzo amabile e tranquillo in un sociopatico aggressivo hanno dovuto fargli morire il padre in un terribile incidente d'auto, in cui per altro guidava proprio il giovane, nei primi 5 minuti di film?? la scena sembrava aprire uno scenario sui sensi di colpa e sulla misteriosa macchina che provoca l'incidente e invece non c'entra un tubo...boh!,.........va bè niente di più di un passatempo.

lunedì 23 luglio 2012

"L'altra faccia del diavolo" di William Brent - 2012

Su consiglio di un mio nipote 17enne, io e il fratello gemello del suddetto ci siamo visti questo horror, rigorosamente a notte fonda e con vento pazzesco all'esterno che provocava scricchiolii e sbattimenti di porte e finestre in continuazione, il che un po aiuta ad avere più paura. La trama:dopo che la madre Maria 20 anni prima ha ucciso tre persone che cercavano di esorcizzarla, la figlia Isabella decide di studiare il fenomeno per capirci qualcosa, con un amico cameramen che riprende tutto si reca così a Roma a far visita alla madre che è internata in un ospedale psichiatrico del Vaticano, poi incontra due giovani preti che praticano esorcismi senza il permesso della Chiesa, e naturalmente avrà il suo bel da fare con il Demonio che ha sempre bisogno di nuovi corpi da possedere. Girato in stile falso documentario, genere del quale in troppi ne stanno approfittando per sopperire a sceneggiature inesistenti e regie poco fantasiose, "L'altra faccia del diavolo" non è un granchè anche se un paio di scene ad effetto sono pittosto inquietanti (soprattutto per chi non ha visto molti horror) comunque se siete 17enni e volete che la vostra ragazza inpaurita vi abbracci in cerca di conforto è il film che fa per voi sempre che non abbiate più paura di lei, in questo caso guardatelo prima in separata sede e poi fate finta di non averlo mai visto.

martedì 17 luglio 2012

"The Artist" di Michael Hazanavicius - 2011

Tutti i premi che ha ricevuto parlano per questo film:
5 Premi Oscar come miglior film, miglior regia, miglior attore protagonista, migliori costumi, miglior colonna sonora.
3 Golden Globe
1 Palma d'Oro a Cannes e molti altri in tutto il mondo, non male per un film in bianco e nero e, soprattutto muto, si è proprio senza parole.
"The Artist", sembra un film degli anni 20 eppure non sa per nulla di vecchio, scorre come un treno, diverte e i tre personaggi principali George Valentine (Jean Dujardin), Peppi Miller (Berenice Bejo) e naturalmente Uggie il cagnolino di lui, un Jack Russell, sono assolutamente  magnifici, James Cromwell nella parte dell'autista fedele e John Goodman in quella del produttore cinematografico fanno unottimo contorno. La storia, come si conviene ad un film muto è molto semplice, alla fine degli anni '20 un famoso divo del cinema muto non accetta il passaggio al sonoro e a causa anche della Grande Depressione, finisce sul lastrico mentre lei la giovane attrice in cerca di successo, grazie al sonoro si avvia a diventare una stella di prima grandezza, i due si amano ma l'orgoglio e le differenze sociali, prima e dopo, li tengono a distanza finchè.....
E' già un classico, da vedere assolutamente, meglio se al cinema.

sabato 7 luglio 2012

"Scialla" (Stai sereno) di Francesco Bruni - 2011

Francesco Bruni, già sceneggiatore di svariati film di Virzì decide di dirigere una sua sceneggiatura il risultato è una commedia "vera" divertente e intelligente che prendendo spunto dalla realtà si fa seguire dall'inizio alla fine proprio perchè il meccanismo narrativo funziona perfettamente, così definerei questo film con attori azzeccatissimi come Fabrizio Bentivoglio (Bruno sciato scrittore e prof di ripetizioni) e l'esordiente Filippo Scicchitano (Luca il ragazzo senza padre, un po scazzato ma in fondo a posto), un film che parla, senza pretendere di analizzare troppo e proprio per questo forse arriva più dritto al punto di altri tentativi più "impegnati", di alcune problematiche tipiche legate al rapporto famiglia-figli-scuola, lo fa senza odiosi toni paternalistici, senza piagnistei e senza drammi gratutiti. Ruoli di contorno per Barbara Bobulova, la ex pornostar per la quale Bruno scrive la biografia e Vinicio Marchioni, il malvivente detto "Il Poeta".

venerdì 6 luglio 2012

"Il gioiellino" di Andrea Molaioli - 2011

Dopo "La ragazza del lago" Molaioli fa di nuovo centro e lo fa ancora una volta con Toni Servillo come protagonista. L'antipatico, solitario e schivo ragioniere Ernesto Botta (Servillo) è l'uomo dei conti della "LEDA", azienda alla quale ha dedicato la propria vita, leader nel settore della produzione e vendita del latte e affini in Italia e all'estero capitanata dal patron Amazio Rastelli (Remo Girotti) uomo capace e legato ad un tipo di gestione "all'antica", i due legati da stima reciproca, portano avanti l'azienda con devozione e per tanti anni l'espansione del made in Italy va alla grande, anche se non manca qualche ingenuità, man mano che gli anni passano e i tempi cambiano infatti la grande azienda legata alla politica, al clero e con una squadra di calcio da gestire comincia, data l'assenza di una banca propria, a scricchiolare, i due cominciano quindi a falsificare bilanci per ottenere fondi dalle banche, a quotarsi in borsa emettendo bond per finanziarsi con gli azionisti pur di non vendere quote aziendali ma i nodi verrano al pettine. Una visione forse un po buonista di certa imprenditoria alla quale si attribuiscono valori morali discutibili visti i tempi in cui viviamo comunque, la storia è ispirata al crac che in Italia coinvolse la Parmalat alla fine del 2003 storia che accomuna molte altre aziende in tutto il mondo, il film è dunque interessante per capire a grandi linee come funziona il meccanismo spregiudicato che poi è sempre lo stesso, dell'alta finanza e della sistematica falsificazione dei conti, fino a che i debiti ai danni delle banche e dello Stato diventano incalcolabili e scatta il "si salvi chi può" ovvero chi è riuscito a far sparire più soldi si assicura un futuro alle Cayman o in qualche altro paradiso fiscale chi invece non ci ha pensato per tempo si ritrova in manette e con i beni confiscati, in ogni caso è un bel film e un altra occasione per godersi la magnifica interpretazione fatta di sfumature dell'ormai mitico Toni Servillo.

"American Life - Away we go" di Sam Mendes - 2009

Tempo fa mi fu regalata la colonna sonora di questo film che ascoltai con superficialità, poi vidi "Real Steel" dove nella scena iniziale c'è proprio il brano "All my days" che mi colpì di brutto allora presi in mano la mia chitarra per suonare il brano in questione, riascoltai con più attenzione la colonna sonora regalatami tempo addietro (fra l'altro contiene anche la splendida "Golden Brown" degli Stranglers) e infine l'inevitabile visione di questo film. La storia è molto semplice, una coppia di trentenni per diversi motivi piuttosto sola, aspetta un figlio e per trovare il luogo più adatto dove metter su famiglia gira un pezzo d'America cercando fra l'altro anche tra le vecchie conoscenze, una condivisione al lieto evento, i vari incontri saranno motivo di riflessione. Niente progetti a lunga data, un elogio al presente, alla coppia e all'amore con la A maiuscola. Non un capolavoro certo ma davvero carina questa commedia, intelligente e anche divertente, girata dal bravo Mendes come fosse un piccolo film indipendente, con attori sufficentemente credibili e una bella colonna sonora folk di Alexi Murdoch.

lunedì 25 giugno 2012

"Carnage" di Roman Polanski - 2011

La "carneficina" del titolo è tratta dalla piece da palcoscenico "Il dio del massacro" di Yasmina Reza, non ho molto da dire su questo film tranne che Polanski da maestro qual'è gira davvero una bella commedia di impianto teatrale con svolgimento in tempo reale e quattro attori in stato di grazia, la storia è molto semplice, due coppie di Brooklin i Longstreet, Penelope (Jodie Foster) e Michael (John C. Reilly) e i Cowan, Nancy (Kate Winslet) e Alan (Cristph Waltz) si incontrano a casa dei primi dopo che a causa di una lite ai giardini il figlio dei primi è stato ha colpito dall'altro con un bastone, tutto comincia con molta formalità poi quando la vera parte di ognuno esce fuori.... consiglio vivamente la visione in lingua originale con sottotitoli in italiano si perde qualche espressione facciale ma si guadagna molto in intensità interpretativa degli attori.

sabato 23 giugno 2012

"A.C.A.B." di Stefano Sollima

Tratto dal libro di Carlo Bonini, All Cops Are Bastard, questo vuol dire l'acronimo del titolo è un film piuttosto violento, scorrevole, ben fatto e piuttosto credibile grazie anche alla bravura degli attori. Mazinga (Marco Giallini), Cobra (Pierfrancesco Favino) e Negro (Filippo Nigro) sono tre celerini fascistoidi  incattiviti dalle frustrazioni personali della vita di tutti i giorni che loro vivono come fallimentare e che regolarmente scaricano l'accumulo di violenza nel lavoro portando avanti la loro idea di giustizia senza regole forti del distintivo da poliziotti. Poi arriva la recluta Costantini (Domenico Diele) anche lui a suo modo arrabbiato con la società dell'ingiustizia, per un po segue gli altri tre, poi qualcosa cambierà. E' proprio questo il punto, se nessuno prova mai a rompere le righe, le cose non cambieranno mai. Di seguito i primi 6 minuti del film....un buon inizio.



sabato 9 giugno 2012

"L'alba del pianeta delle scimmie" di Rupert Wyatt - 2011

Questo tipo di film non riesco a capirlo già era bruttoccio il remake di Tim Burton del 2001, questo forse non lo supera in inutilità ma....cazzo, ci sarebbe un buon soggetto, effetti speciali  e soldi a iosa per fare un vero film di fantascienza e invece si punta ad attirare il pubblico con un action movie che non scava per niente nelle profondità del concetto ecologico (nel vecchio film infatti gli umani la terra l'avevano distrutta) evolutivo uomo-scimmia e naturalmente padrone-schiavo,ecc ecc insomma tutti i concetti interessanti dell'originale "Il pianeta delle scimmie" spariscono e lasciano spazio al solito cliché, umano=cattivo e opportunista che fa esperimenti sulle povere scimmie indifese ma naturalmente c'è uno scenziato buono e belloccio (James Franco) con la fidanzata fica (Freida Pinto che comunque c'entra come il cavolo a merenda), la brava scimmia protagonista Cesare (Andy "Gollum" Serkis, l'unico motivo per cui valga la pena vedere questo film) grazie ad un farmaco diventa intelligente e rendendosi conto della situazione in cui versa la sua razza s'incazza di brutto "intelligentizza" tutto lo zoo-lager dove un Tom "Draco Malfoy" Felton la fa da sadico padrone e naturalmente schianta......dopo un oretta mi sono addormentato e solo per giustizia l'ho finito la sera dopo...ma un c'avevo più voglia. Dinamico, per un pubblico giovane, comunque ben girato e ottimi gli effetti speciali.

mercoledì 6 giugno 2012

"Nel paese delle creature selvagge" di Spike Jonze - 2009

Se avete o conoscete dei ragazzini che si lasciano sopraffarre dalla rabbia questo film fa al caso vostro. Tratto dal libro illustrato per bambini (e non) di Maurice Sendak "Nel paese dei mostri selvaggi" (Where the wild things are), pubblicato nel 1963 e diventato nel corso degli anni un vero e proprio classico, "Nel paese delle creature selvagge" film, mi è piaciuto moltissimo, non era facile infatti adattare per il cinema un libro così breve e con poche frasi eppure Jonze crea un atmosfera particolarmente bella, diversa dal libro, più cupa e diversa anche dai normali film per e con i bambini, tutto il film risulta pervaso da uno strano senso di malinconia e tristezza aiutato anche dalla bella fotografia crepuscolare e nebbiosina e dalle azzeccate musiche di Karen O e Carter Burwell, il messaggio in ogni caso arriva forte e chiaro e comunque, ha superato lo spietato giudizio dei miei due pargoli ai quali è piaciuto molto quindi.....lo consiglio anzi lo consigliamo.
Max è un ragazzino di circa 12 anni ed è normale che non sempre sappia gestire le proprie emozioni, sentendosi solo e trascurato dà qualche problema alla mamma e alla sorella (e a se stesso naturalmente), una sera, dopo una crisi di rabbia eccessiva, scappa di casa, sale su una barchetta e comincia a remare...rema, rema, rema, arriva su un isola dove incontra dei mostruosi pupazzoni che evidentemente anche loro affetti da solitudine e tristezza, passano il tempo così, quasi senza senso, senza un fine logico, spaccando roba, litigando e tenendo bronci, Max si salva dall'essere probabilmente smembrato facendo loro credere di essere un re con poteri incredibili, essi ci credono e gli affidano la leadership, per un po sembra funzionare ma ben presto Max capisce che fare il re e tenere le fila di tutta la comunità non è affatto facile e oltretutto la nostalgia di casa incalza.....è tutto un sogno? Immaginazione? Non ha importanza, quello che conta è cercare di capire se stessi per capire gli altri, imparare a controllare gli istinti primordiali e vivere così in equilibrio con il resto del mondo, o almeno provarci. Più di qualcuno lo ha trovato noioso, certo non è un film particolarmente dinamico e neppure ad esclusivo uso e consumo dei bambini per farsi 4 risate fra una gag e un altra, insomma se non avete voglia di atmosfere raccolte e un po introspettive guardatevi un altro film, il cinema è pieno di "altri film", molto meno di film come questo che in alcuni momenti risulta davvero toccante. La semplice scena della madre che guarda Max mangiare, per citarne una è molto dolce e perciò commovente. Provare a capire i nostri figli e i loro disagi è giusto ma diamo loro anche gli strumenti per capire che noi adulti in fondo siamo solo dei bambini un po più grossi.


venerdì 1 giugno 2012

"Il romanzo di Mildred" di Michail Curtiz - 1945

Il film comincia con l'omicidio misterioso di Monty, il secondo marito poi un lungo flashback della durata di quattro anni racconta la vita di Mildred Pierce dal divorzio al rimanere sola con due figlie, il lavoro di cameriera e poi imprenditrice, un lutto, di nuovo l'amore, problemi con la figlia viziata Vade insomma alti e bassi di vario genere raccontati da lei stessa al commissariato per scagionare il primo marito Berto accusato dell suddetto omicidio. Un noir melodrammatico notevole per l'epoca con Joan Crawford da Oscar, vinto proprio per questo film nel 1946, che con la sua recitazione sopra le righe talvolta fa un po sorridere, resta comunque un grande classico in bianco e nero che si ri-guarda volentieri. Una nota per il doppiaggio stratosferico della Crawford da parte della mitica Tina Lattanzi. Una mini serie tv remake del 2011 (che non ho ancora visto ma presto lo farò) di Todd Haynes con Kate Winslet.