mercoledì 7 marzo 2012

"Moon" di Duncan Jones - 2009

La trama in breve: in un futuro in cui l'energia necessaria agli umani e al pianeta Terra si estrae dalla parte scura della Luna, la Lunar Industries è l'azienda leader nel settore che ne detiene il monopolio, Sam Bell, in compagnia del robot computer GERTY che segue le orme di Hal 9000 (ma solo fino ad un certo punto però), vive sulla base lunare ed è l'unico essere umano, dipendente a contratto triennale della Lunar, ad occuparsi di tutto, controllare che tutto proceda e quando pronti, inviare sulla Terra contenitori carichi di energia, un incidente di percorso farà emergere una complicata verità.
L'esordio cinematografico di Jones che diciamolo è figlio di David Bowie anche se non c'entra nulla e non ce ne importa poi molto è uno strano bel film di Fantascienza, quella vera, una riflessione sul senso della vita, profondo, emozionante, commovente e dichiaratamente omaggio al classico dei classici "2001 Odissea nello spazio", dove non ci sono battaglie spaziali nè effettoni specialissimi, action zero (eppure il film ha molta tensione) e pochi e ben fatti dialoghi c'è invece il grande vuoto immenso e silente dell'universo (e qui il tema della prima mitica parte del capolavoro Disney Pixar "Wall-E") che inevitabilmente mette l'Uomo a confronto con se stesso, o forse con un clone di se stesso....realtà? follia? non importa lasciatevi cullare dalle bellissime note della colonna sonora di Clint Mansell e le sensazioni di cui è fatto il film verranno a galla. Proprio qui sta la bellezza di questo piccolo gioiellino del genere fantacientifico, girato con pochi dollari e praticamente con un solo attore, un bravissimo Sam Rockwell.


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