venerdì 27 aprile 2012

"Napoli Milionaria" di Eduardo De Filippo



«S'ha da aspetta' Ama'.
Ha da passa' 'a nuttata» è la frase finale di questa classica, bellissima commedia del grande Eduardo della quale, oltre naturalmente alla versione teatrale esiste quella cinematografica da lui stesso girata e presentata a Cannes nel 1951 e che ne differisce di poco, per me la teatrale resta più bella e più incisiva anche se è innegabile che la piccola partecipazione di Totò con un personaggio scritto apposta per lui che inventò la gag del filone di pane con dentro tutto l'occorrente e naturalmente la parte storica de "il finto morto", impreziosisce non di poco la versione per il grande schermo. Il film ebbe un enorme successo anche fuori dall'Italia e contribuì a far conoscere l'immensa poetica di Eduardo.
Di seguito la gag del pane e quella del finto morto dalla versione cinematografica e a seguire l'intera commedia nella versione teatrale girata per la televisione. Dedicatele del tempo perchè ne vale davvero la pena è un pezzo di storia d'Italia.







giovedì 26 aprile 2012

"La notte dei morti viventi" di George A.Romero - 1968

Ispirato al romanzo "I am legend" di Richard Matheson questo piccolo film indipendente di 44 anni fa il cui titolo originale è "Night of the living dead", fu girato da George A.Romero, che insieme a John A. Russo scrisse anche la sceneggiatura, con pochissimi soldi  a disposizione e dunque in bianco e nero, in 35mm e con quasi tutto il cast di non professionisti o comunque attori sconosciuti. C'erano già stati alcuni film con morti viventi prima di allora ma l'idea di farli divenire dei mostri lobotomizzati e affamati di carne umana la si deve a Romero che con questo cult ha rivoluzionato il cinema horror a venire. Costato circa 6.000 dollari ne incassò negli anni un totale di circa 30.000.000. E' considerato importante anche per la connotazione sociologica, "La notte dei morti viventi" utilizza infatti un protagonista di colore, fatto inusuale per l'America dell'epoca, fu inoltre visto come una critica al capitalismo fagocitante (gli zombi rappresenterebbero secondo alcuni i capitalisti che hanno un unico obbiettivo: usarti) e che si accentuerà ancora nel film seguente "Zombi" del 1978 e infine anche una critica per la guerra del Vietnam vedi i cinegiornali (tipici dell'epoca), le immagini dei rastrellamenti, la carneficina.
Le scene top: sicuramente l'inizio al cimitero con l'apparizione del primo zombi, e naturalmente la bambina zombi che mangia i resti del padre e uccide la propria madre con una cazzuola, questa scena coraggiosa e particolarmente dura abbatteva un impronunciabile tabù (chi da piccolo non ha pensato per assurdo di far fuori i propri genitori?).
Imperdibile per tutti i veri amanti dell'horror.
Di seguito tutto il film in lingua originale, e tutto il film in italiano e ricolorato, scegliete voi ma spegnete le luci, mettete le cuffiette e preparatevi a soffrire.

mercoledì 25 aprile 2012

"A Dangerous Method" di David Cronenberg - 2010

Mannaggia a Cronenberg che stavolta mi ha lasciato veramente di stucco per non dire di peggio, questo film è noioso da far paura, il carteggio e lo scontro intellettuale fra i grandi padri della psico-analisi Freud (Viggo Moretensen) e Jung (l'astro nascente Michael Fassbender) poteva dare ottimi frutti ma si perde fra le cosce della, prima pazzoide paziente poi geniale dottoressa Sabina Spielrein, (Keira Knightley) e le inutili pseudo perversioni del paziente Otto Gross (Vincent Cassel) un film soap troppo spezzettato che non coinvolge neppure nella parte della storia torbida di sesso e amore impossibile ....insomma la cosa migliore sono gli eleganti titoli di testa e di coda.....mannaggia a Cronenberg.


martedì 24 aprile 2012

"Quasi amici" di Oliver Nakache e Eric Toledano - 2011

"Devi vederlo devi assolutamente vederlo, è una commedia che scalda il cuore" mi hanno detto in tanti, in troppi a dir la verità e così pompato me lo hanno naturalmente un po sciupato, il film è carino per carità anzi qualcosa in più è una riuscita divertente commedia francese con un bell'equilibrio fra humor (molto) e il dramma sociale (poco), il tutto è infatti in una dimensione  parecchio favolistica  ovvero lontana dalla realtà, se così non fosse stato non avrebbe sfondato al botteghino (in Francia è stato dei più grossi successi di tutti i tempi? almeno così dicono i giornali) perchè si sà la verità, quella vera può far male, peccato inoltre per le pallosette melodie pianistiche di Ludovico Einaudi, oh che ci volete fare....nun me piace in alcuni momenti infatti rimandano il film ad una dimensione finta da spot televisivo. Vale comunque la pena di essere visto per passare una serata intelligentemente divertente. E' liberamente tratto da una storia realmente accaduta e due registi scrivono anche la sceneggiatura. La storia ci racconta il rapporto tra Philippe, ricchissimo tetraplegico e Driss il suo politicamente scorrettissimo assistente personale. Philippe triste e solitario ha bisogno di un assistente, Driss si presenta al colloquio ma solo per ottenere il documento firmato per il sussidio di disoccupazione e così continuare a vivacchiare di espedienti, ma inaspettatamente verrà suo malgrado scelto. Bravissimi e azzeccatissimi i due attori.


lunedì 16 aprile 2012

"Io sono l'amore" di Luca Guadagnino - 2009

Formalmente ed esteticamente molto bello, nel senso che la fotografia, le inquadrature e i movimenti di macchina sono di pregio, che Guadagnino sapesse fare il suo mestiere nessuno lo metteva in dubbio, questo film resta però per me una specie di lungo video clip freddino e che aspetti aspetti ma non ti appassiona mai fino in fondo alle viscere come forse invece avrebbe voluto. In finale son tutti ricchi e annoiati, il padre è un pacco, la madre si prende una cotta per il povero cuoco che ha capito tutto della vita, la sorella si scopre lesbica, l'amico muore e l'amore trionfa. L'intreccio non è abbastanza intrecciato per intrigare, il dramma non è abbastanza drammatico per soffrire, insomma mi sembra una specie di tentativo riuscito solo in parte. L'ho visto tutto senza annoiarmi anche se un paio di cedimenti confesso di averli avuti ma non ho sinceramente capito quale sarebbe questo fondamentale messaggio, (l'"Io sono l'amore" del titolo) se qualcuno me lo spiega lo ringrazio, algida e brava Tilda Swinton un po meno Edoardo Gabbriellini, non male la Rohrwacher.




martedì 10 aprile 2012

"Zappa Plays Zappa" dvd e cd - 2008

Chi se non il figlio, poteva fare un tributo credibile ad uno dei più importanti musicisti del '900 lo strepitoso Frank Zappa. Dweezil Zappa è un ottimo musicista e chitarrista di pregio, in questo splendido live suona alcuni dei brani del padre e lo fa coadiuvato da una band preparatissima:
Dweezil Zappa - guitar
Scheila Gonzales - saxophone, flute, keyboards and vocals
Billy Hulting - marimba, mallets and percussion
Jaime Kime - guitar
Joe Travers - drums and vocals
Ben Thomas - lead vocals and trumpet
Chris Norton - keyboard and violin
Pete Griffin - bass
Special guest:
Napoleon Murphy Brock - vocals, sax and flute
Terry Bozzio - drums and vocals
Steve Vai - guitar

Qui di seguito la mitica difficilissima "The Black Page" part 1 e 2 tratta dal concerto del progetto Zappa Plays Zappa con la partecipazione di Bozzio e Steve Vai....pazzesco.

mercoledì 4 aprile 2012

"Il bidone" di Federico Fellini - 1955

Un Fellini considerato minore, certo dopo il mitico "I vitelloni" e "La strada" non era facile fare qualcosa di meglio eppure Il Bidone rivisto oggi seppur non ai livelli dei due precedenti è ancora un film notevolissimo pienamente felliniano e in qualche modo chiude la trilogia. Il film ritrae un terzetto di furbastri (Augusto / Broderick Crawford, Picasso / Richard Basehart già "Il matto" ne "La Strada" e Roberto, il solito grande "vitellone" Franco Fabrizi) sempre squattrinati, piccoli truffatori, bugiardi senza scrupoli aditi a truffare la povera gente, una tipologia di italiano che purtroppo ai giorni nostri ha preso fin troppo campo, la storia gira intorno ad Augusto "bidonaro" di professione che comincia ad essere consapevole, visti anche gli anni che passano e una figlia della quale non sa praticamente nulla, del proprio fallimento personale ma sarà troppo tardi. Memorabile la scena del Capodanno a casa di un altro bidonaro che si è arricchito, di seguito la scena iniziale del raggiro alle contadine.


 

lunedì 2 aprile 2012

"8 1/2" di federico Fellini - 1963

Solo un genio poteva avere un idea così.....questa infatti è la storia di un regista che voleva fare un film ma non si ricorda più quale.....Fellini trasforma in un capolavoro la confusione di idee che aveva in quel periodo.
Cosa dire di questo film che non sia già stato detto? L'Idea è tutto, un film unico, geniale e irripetibile, immancabile nella cineteca di ogni cinefilo che si rispetti.
Con uno splendido Marcello Mastroianni e le musiche indimenticabili di Nino Rota, 5 nomination di cui 2 Oscar, 7 Nastri d'Argento ecc ecc.
Di seguito la mitica sequenza iniziale del sogno