lunedì 25 giugno 2012

"Carnage" di Roman Polanski - 2011

La "carneficina" del titolo è tratta dalla piece da palcoscenico "Il dio del massacro" di Yasmina Reza, non ho molto da dire su questo film tranne che Polanski da maestro qual'è gira davvero una bella commedia di impianto teatrale con svolgimento in tempo reale e quattro attori in stato di grazia, la storia è molto semplice, due coppie di Brooklin i Longstreet, Penelope (Jodie Foster) e Michael (John C. Reilly) e i Cowan, Nancy (Kate Winslet) e Alan (Cristph Waltz) si incontrano a casa dei primi dopo che a causa di una lite ai giardini il figlio dei primi è stato ha colpito dall'altro con un bastone, tutto comincia con molta formalità poi quando la vera parte di ognuno esce fuori.... consiglio vivamente la visione in lingua originale con sottotitoli in italiano si perde qualche espressione facciale ma si guadagna molto in intensità interpretativa degli attori.

sabato 23 giugno 2012

"A.C.A.B." di Stefano Sollima

Tratto dal libro di Carlo Bonini, All Cops Are Bastard, questo vuol dire l'acronimo del titolo è un film piuttosto violento, scorrevole, ben fatto e piuttosto credibile grazie anche alla bravura degli attori. Mazinga (Marco Giallini), Cobra (Pierfrancesco Favino) e Negro (Filippo Nigro) sono tre celerini fascistoidi  incattiviti dalle frustrazioni personali della vita di tutti i giorni che loro vivono come fallimentare e che regolarmente scaricano l'accumulo di violenza nel lavoro portando avanti la loro idea di giustizia senza regole forti del distintivo da poliziotti. Poi arriva la recluta Costantini (Domenico Diele) anche lui a suo modo arrabbiato con la società dell'ingiustizia, per un po segue gli altri tre, poi qualcosa cambierà. E' proprio questo il punto, se nessuno prova mai a rompere le righe, le cose non cambieranno mai. Di seguito i primi 6 minuti del film....un buon inizio.



sabato 9 giugno 2012

"L'alba del pianeta delle scimmie" di Rupert Wyatt - 2011

Questo tipo di film non riesco a capirlo già era bruttoccio il remake di Tim Burton del 2001, questo forse non lo supera in inutilità ma....cazzo, ci sarebbe un buon soggetto, effetti speciali  e soldi a iosa per fare un vero film di fantascienza e invece si punta ad attirare il pubblico con un action movie che non scava per niente nelle profondità del concetto ecologico (nel vecchio film infatti gli umani la terra l'avevano distrutta) evolutivo uomo-scimmia e naturalmente padrone-schiavo,ecc ecc insomma tutti i concetti interessanti dell'originale "Il pianeta delle scimmie" spariscono e lasciano spazio al solito cliché, umano=cattivo e opportunista che fa esperimenti sulle povere scimmie indifese ma naturalmente c'è uno scenziato buono e belloccio (James Franco) con la fidanzata fica (Freida Pinto che comunque c'entra come il cavolo a merenda), la brava scimmia protagonista Cesare (Andy "Gollum" Serkis, l'unico motivo per cui valga la pena vedere questo film) grazie ad un farmaco diventa intelligente e rendendosi conto della situazione in cui versa la sua razza s'incazza di brutto "intelligentizza" tutto lo zoo-lager dove un Tom "Draco Malfoy" Felton la fa da sadico padrone e naturalmente schianta......dopo un oretta mi sono addormentato e solo per giustizia l'ho finito la sera dopo...ma un c'avevo più voglia. Dinamico, per un pubblico giovane, comunque ben girato e ottimi gli effetti speciali.

mercoledì 6 giugno 2012

"Nel paese delle creature selvagge" di Spike Jonze - 2009

Se avete o conoscete dei ragazzini che si lasciano sopraffarre dalla rabbia questo film fa al caso vostro. Tratto dal libro illustrato per bambini (e non) di Maurice Sendak "Nel paese dei mostri selvaggi" (Where the wild things are), pubblicato nel 1963 e diventato nel corso degli anni un vero e proprio classico, "Nel paese delle creature selvagge" film, mi è piaciuto moltissimo, non era facile infatti adattare per il cinema un libro così breve e con poche frasi eppure Jonze crea un atmosfera particolarmente bella, diversa dal libro, più cupa e diversa anche dai normali film per e con i bambini, tutto il film risulta pervaso da uno strano senso di malinconia e tristezza aiutato anche dalla bella fotografia crepuscolare e nebbiosina e dalle azzeccate musiche di Karen O e Carter Burwell, il messaggio in ogni caso arriva forte e chiaro e comunque, ha superato lo spietato giudizio dei miei due pargoli ai quali è piaciuto molto quindi.....lo consiglio anzi lo consigliamo.
Max è un ragazzino di circa 12 anni ed è normale che non sempre sappia gestire le proprie emozioni, sentendosi solo e trascurato dà qualche problema alla mamma e alla sorella (e a se stesso naturalmente), una sera, dopo una crisi di rabbia eccessiva, scappa di casa, sale su una barchetta e comincia a remare...rema, rema, rema, arriva su un isola dove incontra dei mostruosi pupazzoni che evidentemente anche loro affetti da solitudine e tristezza, passano il tempo così, quasi senza senso, senza un fine logico, spaccando roba, litigando e tenendo bronci, Max si salva dall'essere probabilmente smembrato facendo loro credere di essere un re con poteri incredibili, essi ci credono e gli affidano la leadership, per un po sembra funzionare ma ben presto Max capisce che fare il re e tenere le fila di tutta la comunità non è affatto facile e oltretutto la nostalgia di casa incalza.....è tutto un sogno? Immaginazione? Non ha importanza, quello che conta è cercare di capire se stessi per capire gli altri, imparare a controllare gli istinti primordiali e vivere così in equilibrio con il resto del mondo, o almeno provarci. Più di qualcuno lo ha trovato noioso, certo non è un film particolarmente dinamico e neppure ad esclusivo uso e consumo dei bambini per farsi 4 risate fra una gag e un altra, insomma se non avete voglia di atmosfere raccolte e un po introspettive guardatevi un altro film, il cinema è pieno di "altri film", molto meno di film come questo che in alcuni momenti risulta davvero toccante. La semplice scena della madre che guarda Max mangiare, per citarne una è molto dolce e perciò commovente. Provare a capire i nostri figli e i loro disagi è giusto ma diamo loro anche gli strumenti per capire che noi adulti in fondo siamo solo dei bambini un po più grossi.


venerdì 1 giugno 2012

"Il romanzo di Mildred" di Michail Curtiz - 1945

Il film comincia con l'omicidio misterioso di Monty, il secondo marito poi un lungo flashback della durata di quattro anni racconta la vita di Mildred Pierce dal divorzio al rimanere sola con due figlie, il lavoro di cameriera e poi imprenditrice, un lutto, di nuovo l'amore, problemi con la figlia viziata Vade insomma alti e bassi di vario genere raccontati da lei stessa al commissariato per scagionare il primo marito Berto accusato dell suddetto omicidio. Un noir melodrammatico notevole per l'epoca con Joan Crawford da Oscar, vinto proprio per questo film nel 1946, che con la sua recitazione sopra le righe talvolta fa un po sorridere, resta comunque un grande classico in bianco e nero che si ri-guarda volentieri. Una nota per il doppiaggio stratosferico della Crawford da parte della mitica Tina Lattanzi. Una mini serie tv remake del 2011 (che non ho ancora visto ma presto lo farò) di Todd Haynes con Kate Winslet.