lunedì 27 febbraio 2012

"Hotel Rwanda" di Terry George - 2004

Qualcuno si ricorda del massacro del 1994?
Sembra che le persone non abbiano mai voglia di vedere film così...."troppo duro Andre", "non ho voglia di vedere film che fanno stare male", "ho avuto una giornata difficile ho bisogno di qualcosa di leggero", certo anche per me è così ma uno sforzettino ogni tanto si può pure fare per ricordarsi che la pace non è solo una bandiera colorata, è qualcosa di veramente importante perchè se l'odio prendesse il sopravvento in un attimo il nostro tutto potrebbe cambiare e non resterebbe altro che dolore  morte.
Un doloroso pugno nello stomaco alla coscienza sporca del mondo, così definerei questo film che dal punto di vista strettamente tecnico non è niente di che ma credo meriti di essere visto in quanto unico documento cinematografico sul Genocidio_del_Ruanda operato dall'etnia Hutu contro la Tutsi (non è questo il luogo per parlare delle loro ataviche rivalità e soprattutto non è il punto della questione ) che costò la vita perlopiù a colpi di machete e armi da fuoco a circa 1 milione di persone nel 1994 nel breve arco di tempo di circa tre mesi....impressionante vero?, mentre tutto il mondo girava clamorosamente la testa da un altra parte.
L'Hutu Paul Rusesabagina (un bravissimo Don Cheadle) è il direttore di un grande hotel per ricchi turisti bianchi, allo scoppio delle atrocità userà l'hotel e tutte le carte a sua disposizione per salvare più persone possibile (circa 1200). Doloroso, commovente ma non piagnone....da vedere.



venerdì 24 febbraio 2012

"Hugo Cabret" di Martin Scorsese - 2012

Le persone che si sentono sole si rabbuiano e diventano ostili agli occhi degli altri ma quasi sempre hanno solo bisogno di sentirsi parte di qualcosa.
Mi aspettavo il solito film per ragazzini abituati ai videogiochi dai ritmi forsennati e invece no, confesso che se non lo avessi saputo prima mai avrei immaginato fosse un film di Martin Scorsese che credo sia per la prima volta alle prese con un film per ragazzi, comunque Scorsese o non Scorsese il film è bello ed è assolutamente da vedere al cinema, è davvero esaltante infatti questo 3D che piano piano pare stia raggiungendo livelli sempre più alti malgrado a me, gli occhialetti che danno in dotazione, continuino a pesare  sul naso fino a farmi venire un lieve mal di capo, comunque, affari tuoi mi direte...
"Viaggio sulla Luna"
Hugo è un bambino che vive dentro agli enormi orologi che ci sono all'interno della vitale stazione di Parigi, vive lì da quando suo padre orologiaio è morto ed è stato affidato allo zio, sparito però anche lui. Gli tiene compagnia l'unica cosa che gli è rimasta di suo padre che tempo addietro aveva trovato un automa, un piccolo robot rotto che Hugo cerca insistentemente di riparare usando arnesi rubati nella bottega del giocattolaio della stazione, un vecchio burbero che si rivelerà molto interessato al taccuino del ragazzo fino a confiscaglierlo e costringerlo a lavorare per lui per averlo indietro, è qui che ne conoscerà la figlia e comincia il mistero. Chi è in realtà il giocattolaio?
Uno splendido omaggio al cinema di inizio secolo e ad uno dei suoi assoluti indimenticabili maestri, il padre degli effetti speciali l'ultra prolifico cineasta Georges Méliès.it.wikipedia.org/wiki/Georges_Méliès




lunedì 20 febbraio 2012

"Moby Dick" di Mike Barker - 2010 - film tv

Difficile trasporre il romanzo di Melville sul grande schermo figuriamoci su quello piccolo, gli amanti di uno dei più grandi classici della letteratura non potranno fare a meno di strocere il naso ma bisogna sempre prescindere, letteratura e cinema sono due mondi molto diversi che toccano in maniera differente diverse corde emotive del nostro essere comunque la storia è sempre quella, a bordo della baleniera Pequod, Ismaele ci racconta il viaggio di una variegata ciurma di marinai fra i quali  Starbuck (Ethan Hawke) nella parte del coscenzioso 1°ufficiale che tenta inutilmente di dissuadere il suo superiore, il bel personaggio del ramponiere Queequeg, il 2° ufficiale Stubb e Pip il piccolo nero che finisce in mare, tutti accomunati dalla soggezione alla carismatica figura del vecchio e delirante capitano Achab (William Hurt) alla ricerca delle sue ossessioni  impersonate dal "terrore dei mari" la balena bianca Moby Dick.
Un godibilissimo prodotto televisivo diviso in 2 parti per un totale di 3 ore che può far avvicinare anche i più giovani a questa bellissima storia che magari incuriositi vorrano poi leggere anche il libro, speriamo.

mercoledì 15 febbraio 2012

"20 sigarette" di Aureliano Amadei - 2010


Mi è piaciuto questo film vincitore di diversi premi tra cui 3 David di Donatello e 2 Nastri d'argento (ma nessuno al protagonista...why?...sigh!) tratto dal romanzo "Venti sigarette a Nassirya" dello stesso Amadei interpretato da un convincente Vinicio Marchioni (Il Freddo nella serie tv sulla Banda della Magliana) "20 sigarette" è proprio il racconto di come si è ritrovato coinvolto in mezzo alla drammatica vicenda dell'attentato del 12 novembre 2003 contro una base militare italiana a Nassirya in Irak per seguire il regista Stefano Rolla che voleva girare un film laggiù. Un bel film, girato bene, camera a mano e un bel po di tremolio che dà senso di realismo, bella tutta la scena dell'attentato con una lunga ripresa in soggettiva.
Una constatazione sull'assurdità della guerra che pone una riflessione anche sul senso delle missioni di pace. Da vedere.



"Frank Zappa Classics Albums - Apostrophe (') / Over Nite Sensation" - 2007



Che Frank Zappa (1940-1993) fosse uno dei maggiori artisti del secolo scorso credo non possa essere messo in discussione, la sua sterminata discografia ha mantenuto livelli di qualità altissimi per quasi tutta la carriera in questo interessante video del 2007 si analizzano due suoi album significativi, "OVER NITE SENSATION" del 1973 (al quale partecipò fra gli altri anche Tina Turner) contenente brani che diventeranno classici assoluti come I'm the Slime, Dirty Love, Zombie Woof, Dinah-moe humm, Montana e "APOSTROPHE (')" del 1974 che contiene altri fantastici brani come Cosmik Debris e Stink Foot, il tutto lo si fa con interviste ad alcuni dei protagonisti che parteciparono alle session e ai tour di quel periodo come il tastierista George Duke e il sassofonista Napoleon Murphy Brok, la percussionista vibrafonista Ruth Underwood ma anche alla seconda moglie Gail, ai figli, ad amici storici come Alice Cooper e Billy Bob Thorton oltre a musicisti che hanno suonato con lui e che non hanno mai smesso di stimarlo tra cui i chitarristi Steve Vai e Warren Cuccurullo. Per zappiani incalliti.


lunedì 13 febbraio 2012

"Il ragazzo con la bicicletta" di Jean-Pierre e Luc Dardenne -2011

Un altro bel centro per i due fratelli belgi Jean-Pierre e Luc Dardenne che proseguono nel loro riconoscibilissimo stile vero e a basso costo con attori sconosciuti, anche se questa volta danno la parte di "lei" all'attrice Cècile de France già vista in Hereafer di Clint Eastwood. Uno scorcio sull'infanzia difficile di Cyril un bambino 12enne abbandonato e affidato ad un istituto nel quale proprio non riesce a stare e l'incontro con Samantha una donna che metterà in discussione se stessa per dargli un po d'affetto. I Dardenne e il bambino Cyril a cavallo della sua amatissima bicicletta ci rendono partecipi di una serie di drammatici eventi che fanno parte della vita di troppi ragazzini in ogni parte  del mondo e dei quali ahimè i media non se ne curano un granchè.
Da vedere

mercoledì 8 febbraio 2012

"La rosa tatuata" (The rose tattoo) di Daniel Mann - 1955

In Louisiana, l'esistenza di Serafina Delle Rose (Anna Magnani) immigrata siciliana, piena di vita, ruota intorno a quella del marito che però ben presto muore lasciando un alone di "poco chiaro" intorno alla sua presunta perfezione maritesca, da quel momento Serafina si chiude in se stessa, si abbrutisce e scarica tutte le sue frustrazioni sulla giovane figlia Rosa (Marisa Pavan) che non lascia libera di vivere, fino a che conoscerà Alvaro Mangiacavallo (Burt Lancaster) e piano piano....la nostra, rifiorisce. Scritto da Tenessee Williams appositamente per Anna Magnani "La rosa tatuata" doveva essere una piece teatrale ma l'attrice italiana non conoscva abbastanza bene l'inglese per recitare a teatro fu così deciso di farne un film che diventò un classico di grande successo. Due Golden Globe tra cui miglior attrice, un Premio Bafta come miglior attrice e tre Oscar, come miglior attrice protagonista, fotografia a James Wong Howe e la scenografia.
L'ho visto doppiato in italiano ma consiglio caldamente la versione originale, la Magnani e grandiosa anche in inglese. Un pochino datato ma notevolissimo.

martedì 7 febbraio 2012

"Paranormal Activity" di Oran Peli del 2007 e "Paranormal Activity 2" di Tod Williams del 2010

Complimenti per aver tirato su un operazione commerciale di tutto rispetto ccon pochissimi mezzi. Girato come un falso documentario e senza effetti speciali giusto qualche trucchetto riesce a far provare una certa strizza allo spettatore giocando sull'originalità del soggetto e sulla paura pura (demone cattivo) peccato che ci fosse stato prima "The Blair Witch Project" che faceva la stessa cosa, il secondo capitolo che ne è il prequel, monco del fattore sorpresa che caratterizza il primo è girato nello stesso identico modo e diventa, salvo qualche saltino sulla poltrona, un po noioso, comunque fa parte della storia dell'horror e per onor di cronaca, se vi piace il genere, uno dei due va visto.

 



"28 giorni dopo" di Danny Boyle del 2002" e 28 settimane dopo" di Juan Carlos Fernadillo del 2007


Zombi, zombi  zombi variazione sul tema. Non lenti e lobotomizzati alla Romero bensì rabbiosi, aggressivi e veloci. Nel buon horror del 2002, nettamente migliore (belle le riprese nella Londra deserta), un gruppo di attivisti animalisti vuole liberare delle scimmie da un laboratorio ma non sa che sono portatrici di un virus letale e tra un morso e un altro comincia la fuga verso la salvezza? eh eh......., in quello del 2007, scontatino ma abbastanza piacevole lo stesso il virus sembrava neutralizzato e invece.....indovina un po....e ricomincia la corsa...e mo' so cazzi. Due film dei quali si può tranquillamente fare a meno ma notevoli per chi per svagarsi un po si guarda gli horror e poi ehm ehm dorme con le luci accese.


"Invictus" di Clint Eastwood del 2009

Anche se per me non è uno dei suoi migliori è comunque un altro gran bel film dell'ormai si può dire leggendario Clint Eastwood, una bellissima e a tratti commovente storia ben raccontata e girata meravigliosamente con due bravi protagonisti Morgan Freeman nel ruolo di Nelson Mandela e Matt Damon nel ruolo di Francoise Pienaar capitano della nazionale di rugby sudafricana.
Tratto dal libro di John Carlin "Ama il tuo nemico" non ha la pretesa di essere un film storico o biografico è solo un film sulla necessità di vedere "oltre", di mettere da parte l'odio e l'egoismo e provare, non a dimenticare ma almeno a tirare una linea con il passato per "costruire un Paese nuovo". Ambientato nel 1995 anno in cui in Sud Africa, paese da poco uscito dall'apartheid, ci fu la "World Cup" di rugby, il film ci racconta di come, dopo lunghi anni di prigione un lungimirante Nelson Mandela da poco insediatosi come presidente, inizi il difficile cammino politico verso la riappacificazione tra il popolo nero e quello bianco, da qualcosa leggero e popolare come lo sport, nello specifico tenta di far divenire la nazionale di rugby, gli Springboks, squadra simbolo dell'apartheid amata dai bianchi afrikaneer e odiata dai neri, la squadra di tutti.

giovedì 2 febbraio 2012

"La battaglia dei tre regni" di John Woo - 2008

Un kolossal, come si facevano una volta, un filmone epico con tanti pregi tra i quali la regia piena di dettagli, la fotografia, gli scenari, e i costumi e qualche difetto di tipo realistico per esempio come mai i sudisti sono spiritualissimi artistoidi, filosofi e buoni dentro mentre i nordisti sono degli infami cattivoni? che segna, dopo un assenza ventennale il ritorno di John Woo a casa per la produzione più costosa della storia cinese che racconta una delle più famose battaglie di questo immenso paese. Tratto dal "Romanzo dei tre regni" siamo nel II°secolo d.c. e l'Impero, nella figura del Primo Ministro Cao Cao (Zao Zao) vuole annettersi anche i due Regni del sud che fino ad allora non gli appartengono, quest'ultimi metteranno da parte i propri contrasti per unirsi e tentare di respingere più con l'astuzia che con la forza il potentissimo attacco. Senza dubbio più un film romantico che storico, lungo circa 4 ore ma per il mercato europeo è uscito tagliato di circa un ora, quella che forse gli avrebbe dato il respiro necessario per risultare meno "americano" comunque mi sono divertito molto a vederlo. Spettacolare.