giovedì 29 marzo 2012

Orfani di "The Walking Dead" serie TV di Frank Darabont

Finalmente è iniziata la 3° serie, siamo alla 6° puntata e in linea con le prime due sta succedendo di tutto e di più, ritmo incalzante, personaggi storici che inaspettatamente se ne vanno e nuovi arrivi di livello, Michonne su tutti, non dico altro per ora, riaggiornerò il blog alla fine della serie.

Per tutti gli amanti dell'horror e in particolare degli zombies, vorrei segnalare che dalla fine del 2010 è andata in onda una delle più belle serie horror della storia "The Walking Dead" di Frank Darabont 6 episodi la 1°serie, 13 episodi la 2°serie, di circa 45 minuti l'uno, basato sull'omonima storia a fumetti scritta da Robert Kirkman dove una terribile epidemia colpisce l'umanità e trasforma i morti in zombie, naturalmente il tema è stato ampiamente sviscerato e ricorderei alcuni dei più noti, tipo "La notte dei morti viventi" del 1968 primo film di George A.Romero, "Down of the dead" (Zombi) del 1978 sempre di Romero, "Zeder" del 1983 di Pupi Avati  piuttosto inquietante, "Day of the dead" (Il giorno degli zombie) 1985 ancora di Romero, "28 giorni dopo" del 2002 di Danny Boyle, "Shaun of the dead" (La notte dei morti dementi) del 2004 di Edgar Wright divertente parodia della serie di Romero, "Planet Terror" del 2006 di Robert Rodriguez in finto stile anni 70, "Io sono leggenda" del 2007 di Francis Lawrence, "Dead Set" serie TV inglese in 5 episodi, e la lista potrebbe continuare parecchio ma torniamo alla nostra ultima fissazione "The Walking Dead" che ormai conta dei veri e propri adepti fra i suoi fans e che da circa due settimane ci ha lasciato orfani terminando, si fa per dire, la 13° puntata della 2° serie, il suo bello è che la storia si svolge i modo drammatico, come se realmente potesse accadere qualcosa del genere ed essendoci diverse tipologie di personaggi più o meno intrecciati tra loro si sviluppa ogni volta un po di più, in ogni episodio infatti si aprono scenari nuovi e con la tecnica dei flashback vengono tratteggiate le personalità dei nostri eroi ed eroine guidati dall'ex poliziotto Rick Grimes. Fra la prima e la seconda serie ne è stato fatto addirittura un prequel di 6 mini episodi di circa 3 minuti ciascuno andato in onda solo in rete dal titolo ialiano "Storia di uno zombi" comunque nell'attesa della 3° serie che dovrebbe cominciare a ottobre 2012, cari horror maniaci, andatevi a vedere le prime due e vi assicuro che non rimarrete delusi.


"Life in a day" - 2010 documentario di autori misti

Ecco il primo riuscito esperimento globale per un documentario creato dagli utenti.
Il 24/07/2010 gli utenti youtube hanno avuto 24 ore di tempo per riprendere qualcosa della propria vita ed inviarlo entro una settimana al relativo canale.
Prodotto da Ridley e Tony Scott che hanno fatto selezionare il materiale a Kevin McDonald, noto regista di documentari e del bel film "L'ultimo re di Scozia", "Life in a day" è il primo esperimento di documentario realizzato selezionando riprese amatoriali degli utenti di youtube.
Distribuito da National Geograghic Films e vincitore di diversi premi e riconoscimenti, la visione del film è disponibile gratuitamente e sottotitolata in 25 lingue.
Eccovi il link per gustarvelo:
LIFE IN A DAY sottotitolato in italiano

mercoledì 28 marzo 2012

"Figli delle stelle" di Lucio Pellegrini - 2010

Proprio carina questa commedia buffa e amara in cui 3 "eroi perdenti" (Pierfrancesco Favino, Fabio Volo e Paolo Sassanelli ai quali si aggiungono Giuseppe Battiston e Claudia Pandolfi) rapiscono un politico, (Giorgio Tirabassi) sbagliando bersaglio però, cercando un riscatto da una Vita che non gli darà mai niente di socialmente concreto, la domanda che mi viene è la seguente: si dice che la gente voglia andare al cinema per evadere e divertirsi, più che lecito naturalmente allora perchè non farlo in maniera intelligente con commedie italiane come questa anzichè con puttanate di proporzioni epocali che però al botteghino incassano molto di più? "Figli delle stelle" infatti se non ricordo male non è andato granchè bene e l'hanno visto in pochi. Continuo inoltre a sostenere che Giuseppe Battiston è un bravissimo attore e gli altri non sono da meno, Favino caratterizza forse un po troppo ma è un grande, Volo, Sassanelli e Pandolfi fanno il suo e Tirabassi che qui fa una parte minore ma, va bè qualunque cosa fa........
Toni:-Mi sa che abbiam fatto una cazzata eh?
Bauer:-Per lo meno abbiam fatto qualcosa....



martedì 27 marzo 2012

"Terraferma" di Emanuele Crialese - 2011

Premio speciale della giuria alla 
68° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.

Dopo il buon  "Respiro" e l'ottimo "Nuovomondo" Crialese con il suo 4° lungometraggio (il 1° "Once we were strangers" del 1997 non l'ho visto) si conferma un grande cineasta, sicuramente uno dei migliori italiani insieme a Diritti e Sorrentino. firmando regia soggetto e sceneggiatura. Siamo in una piccola isola siciliana dove il quotidiano, fatto di pesca e un po di turismo viene sconvolta dai drammatici sbarchi di clandestini ai quali ognuno reagisce secondo il proprio codice. Accusato di pressapochismo e stereotipi (bè forse i tre ragazzi milanesi lo sono un po) per aver tentato secondo alcuni critici di parlare di tutto senza parlare di niente questo film innesca, proprio con tutti questi accenni a varie tematiche, molti spunti di riflessione, noi e gli altri, i tempi che cambiano, il lavoro, ecc ecc e comunque "de gustibus non est disputandum", a me è piaciuto molto, l'ho trovato emozionante e molto da sala cinematografica anche se io l'ho visto in TV, curato in ogni inquadratura, fotografia bellissima, pochi dialoghi e con 4 attori bravi Filippo Pucillo, il figlio, Donatella Finocchiaro, la madre, Mimmo Cuticchio, il nonno e Beppe Fiorello, lo zio.


giovedì 22 marzo 2012

"Real Steel" di Shawn Levy - 2011

In un altro momento avrei definito questo film per ragazzi "un americanata" ma essendo stato a vederlo al cinema una domenica pomeriggio con mio figlio Milo di otto anni la situazione ha preso tutta un altra piega. Messe da parte tutte le mie convinzioni ideologiche (delle quali a mio figlio giustamente non può fregare di meno) ci avviamo in macchina verso il temibile multisala UCI cinema di Ponte a Greve o giù di lì, pop corn alla mano e ci sediamo sulle comodissime poltrone, il film inizia e io sono pronto per far contento mio figlio a vedere un film superveloce, tutto botte e suoni assordanti...... invece inizia lentamente e sui titoli iniziali le bellissime note di "All My Days" splendida ballata di Alexi Murdoch...siamo nel prossimo futuro e Charlie (Hugh Jackman) ex pugile fallito lavoricchia facendo combattere robot, ha un figlio (Dakota Goyo) 11enne del quale se ne è sempre fregato e che non vede da una decina d'anni ma alla prematura morte della madre si ritrova tra le scatole, bene dopo un primo periodo difficile grazie all'aiuto di un robot di nome ATOM padre e figlio vincono e rimettono insieme i pezzi del loro rapporto.
Effetti speciali ottimi, scontato e  supeficiale per me che sono grande e ho visto centinaia di film ma vedere mio figlio così coinvolto mi ha fatto regredire di una trentina d'anni, appassionare e addirittura commuovere in ben due momenti, che altro dire...caro Milo, Real Steel è il nostro film.



mercoledì 7 marzo 2012

"Moon" di Duncan Jones - 2009

La trama in breve: in un futuro in cui l'energia necessaria agli umani e al pianeta Terra si estrae dalla parte scura della Luna, la Lunar Industries è l'azienda leader nel settore che ne detiene il monopolio, Sam Bell, in compagnia del robot computer GERTY che segue le orme di Hal 9000 (ma solo fino ad un certo punto però), vive sulla base lunare ed è l'unico essere umano, dipendente a contratto triennale della Lunar, ad occuparsi di tutto, controllare che tutto proceda e quando pronti, inviare sulla Terra contenitori carichi di energia, un incidente di percorso farà emergere una complicata verità.
L'esordio cinematografico di Jones che diciamolo è figlio di David Bowie anche se non c'entra nulla e non ce ne importa poi molto è uno strano bel film di Fantascienza, quella vera, una riflessione sul senso della vita, profondo, emozionante, commovente e dichiaratamente omaggio al classico dei classici "2001 Odissea nello spazio", dove non ci sono battaglie spaziali nè effettoni specialissimi, action zero (eppure il film ha molta tensione) e pochi e ben fatti dialoghi c'è invece il grande vuoto immenso e silente dell'universo (e qui il tema della prima mitica parte del capolavoro Disney Pixar "Wall-E") che inevitabilmente mette l'Uomo a confronto con se stesso, o forse con un clone di se stesso....realtà? follia? non importa lasciatevi cullare dalle bellissime note della colonna sonora di Clint Mansell e le sensazioni di cui è fatto il film verranno a galla. Proprio qui sta la bellezza di questo piccolo gioiellino del genere fantacientifico, girato con pochi dollari e praticamente con un solo attore, un bravissimo Sam Rockwell.