mercoledì 6 giugno 2012

"Nel paese delle creature selvagge" di Spike Jonze - 2009

Se avete o conoscete dei ragazzini che si lasciano sopraffarre dalla rabbia questo film fa al caso vostro. Tratto dal libro illustrato per bambini (e non) di Maurice Sendak "Nel paese dei mostri selvaggi" (Where the wild things are), pubblicato nel 1963 e diventato nel corso degli anni un vero e proprio classico, "Nel paese delle creature selvagge" film, mi è piaciuto moltissimo, non era facile infatti adattare per il cinema un libro così breve e con poche frasi eppure Jonze crea un atmosfera particolarmente bella, diversa dal libro, più cupa e diversa anche dai normali film per e con i bambini, tutto il film risulta pervaso da uno strano senso di malinconia e tristezza aiutato anche dalla bella fotografia crepuscolare e nebbiosina e dalle azzeccate musiche di Karen O e Carter Burwell, il messaggio in ogni caso arriva forte e chiaro e comunque, ha superato lo spietato giudizio dei miei due pargoli ai quali è piaciuto molto quindi.....lo consiglio anzi lo consigliamo.
Max è un ragazzino di circa 12 anni ed è normale che non sempre sappia gestire le proprie emozioni, sentendosi solo e trascurato dà qualche problema alla mamma e alla sorella (e a se stesso naturalmente), una sera, dopo una crisi di rabbia eccessiva, scappa di casa, sale su una barchetta e comincia a remare...rema, rema, rema, arriva su un isola dove incontra dei mostruosi pupazzoni che evidentemente anche loro affetti da solitudine e tristezza, passano il tempo così, quasi senza senso, senza un fine logico, spaccando roba, litigando e tenendo bronci, Max si salva dall'essere probabilmente smembrato facendo loro credere di essere un re con poteri incredibili, essi ci credono e gli affidano la leadership, per un po sembra funzionare ma ben presto Max capisce che fare il re e tenere le fila di tutta la comunità non è affatto facile e oltretutto la nostalgia di casa incalza.....è tutto un sogno? Immaginazione? Non ha importanza, quello che conta è cercare di capire se stessi per capire gli altri, imparare a controllare gli istinti primordiali e vivere così in equilibrio con il resto del mondo, o almeno provarci. Più di qualcuno lo ha trovato noioso, certo non è un film particolarmente dinamico e neppure ad esclusivo uso e consumo dei bambini per farsi 4 risate fra una gag e un altra, insomma se non avete voglia di atmosfere raccolte e un po introspettive guardatevi un altro film, il cinema è pieno di "altri film", molto meno di film come questo che in alcuni momenti risulta davvero toccante. La semplice scena della madre che guarda Max mangiare, per citarne una è molto dolce e perciò commovente. Provare a capire i nostri figli e i loro disagi è giusto ma diamo loro anche gli strumenti per capire che noi adulti in fondo siamo solo dei bambini un po più grossi.


Nessun commento:

Posta un commento