lunedì 31 ottobre 2011

"Il vento fa il suo giro" di Giorgio Diritti del 2005

"E l'aura fai son vir" che in occitano vuol dire appunto il vento fa il suo giro un detto popolare che sta a significare che tutto prima o poi ritorna. Ottimo esordio cinematografico per Giorgio Diritti che alcuni anni dopo farà ancora centro con il magnifico "L'uomo che verrà". La storia si può ridurre facilmente a un ex professore francese con moglie e tre figli che reinventatosi pastore si trasferisce in Italia, in Piemonte nel paesino di Chersogno con relative difficoltà di reciproca integrazione accettazione dovute all'incontro scontro tra culture vecchie e nuove o semplicemente da diversi modi di intendere la vita ma è solo vedendolo che si può apprezzare la grandezza di questo film sia dal punto di vista tecnico registico che da quello antropologico un film fatto di tanti piccoli particolari a cominciare dall'uso di tre diverse lingue, italiano francese e occitano e una fotografia bellissima. Quello che accade in questo film succede con tante piccole varianti da sempre in ogni parte del mondo ed è incredibile che ancora oggi l'essere umano non sia riuscito per svariati motivi ad accettare "l'altro" se non è conforme a se stesso. Le persone spesso non si accorgono e non è facile farlo che un certo modo di preservare le proprie origini e le proprie tradizioni contribuisce di fatto a farle estinguere.


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