sabato 28 luglio 2012

"Barbarossa" e altri film di Renzo Martinelli - 2009

Avevo sempre sentito parlare negativamente di Renzo Martinelli ma più in termini politici (che pare sia dichiaratamente schierato a destra) che artistici, allora, incuriosito ho deciso di dare un occhiata generale al lavoro di questo italico regista che da diversi anni lavora sodo per darci dei film, così da poter anch'io, dire la mia, quindi ho visto nell'ordine "Porzùs" del 1997, "Vajont" del 2001, "Piazza delle Cinque Lune" del 2003, "Carnera" del 2008 e "Barbarossa" del 2009, proprio quest'ultimo ha fatto parecchio parlare di sè in termini molto polemici, sembra infatti che sia stato fortemente voluto (pare addirittura commisionato) dal partito di governo Lega Nord di Umberto Bossi in quanto il personaggio principale, Alberto Da Giussano è una figura, ormai leggendaria legata alla liberazione del nord Italia dal tiranno, comunque sia di tutta la bagarre finto politica su questo blog non se ne parlerà, il punto è che l'ultimo della serie, Barbarossa appunto, con Raz Degan, Rutger Hauer e Murray Abraham, proprio non riesco a finire di vederlo, ecco perchè dopo questa assurda maratona martinelliana mi domando: "ma chi me l'ha fatto fare?". Tutto il suo lavoro è a metà strada fra il colossal hollywoodiano fatto all'italiana, cioè con pochi soldi o tanti ma spesi male, e la fiction televisiva, non mancano in qua e in là delle buone inquadrature perchè è evidente che tecnicamente il nostro non è malaccio ma tutto sa di finto compreso purtroppo il tentativo di dare delle interessanti visioni politiche personali si perde nella fiction che più fiction non si può, effetti speciali gratuiti, gli attori sono spesso al loro peggio recitando sempre sopra le righe, per es. Kasia Smutniak in "Barbarossa" sembra un idiota ed è insopportabile ma anche il grande Gastone Moschin in "Porzus" ha una recitazione talmente forzata che risulta una macchietta così come il Donald Sutherland di "Piazza delle Cinque Lune", l'utilizzo dei ralenti per enfatizzare momenti particolari si sprecano, le musiche che in alcuni casi sono anche belle sono utilizzate con volumi eccessivi e sottolineano troppo tutto, insomma non mi dilungo oltre, il cinema di Martinelli è ridontante e farebbe bene ad asciugarlo un po, come si dice "il troppo stroppia" dunque va da sè che non mi è piaciuto nemmeno un pochino nessuno dei film citati, l'unica citazione che mi sento di fare a Martinelli è la seguente, "tu vò fà l'americano...sient'ammè chi to fa fa".

 

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